Dal 5 marzo 2023 una donna ricoprirà la carica di giudice più alto in grado del Paese. La sua nomina è stata votata all’unanimità dalla Commissione per gli incarichi direttivi del Consiglio Superiore della Magistratura
Ci sono voluti 60 anni esatti dal giorno in cui una legge ordinaria la 66/1963 ha ammesso le donne al concorso per vestire la toga da magistrato e ricoprire le funzioni giudiziarie. Così il 5 marzo 2023, per la prima volta una donna indosserà l’ermellino del primo presidente della Corte di Cassazione. Sarà la prima donna presidente della Suprema Corte, Margherita Cassano indicata come unica candidata per la carica di giudice più alto in grado del Paese. La sua nomina è stata votata, all’unanimità, dalla Commissione per gli incarichi direttivi del Consiglio Superiore della Magistratura.
Mercoledì 1 marzo è stato fissato il plenum, considerato una formalità, per ratificare la nomina: sarà presieduto dal capo della Stato Sergio Mattarella, come avviene sempre quando si elegge il primo presidente della Suprema Corte. Nel cammino delle donne verso una piena parità nel mondo del lavoro questa è una tappa epocale. Soprattutto perché ormai le donne rappresentano più della metà dei giudici italiani. Un altro soffitto di cristallo si infrange.
La carriera di Margherita Cassano
Nata a Firenze nel 1955, Margherita Cassano ha cominciato la sua carriera nel 1980, nella Procura della sua città, occupandosi di casi legati alle tossicodipendenze e al traffico di droga. Insieme a Pier Luigi Vigna si è poi impegnata nelle indagini sulla criminalità organizzata, fino all’elezione al Consiglio Superiore della Magistratura. Nel 2003 ha guidato la prima sezione penale in Cassazione con il ruolo di giudice, poi è tornata a Firenze come presidente della corte d’appello e dal 2020 di nuovo in Cassazione come presidente aggiunto.
E proprio in quell’occasione Cassano aveva dichiarato: “Verrà il giorno in cui una nomina come la mia non sarà più una notizia, e allora sì, per davvero, quello sarà un gran giorno per tutte le donne”.
Che cosa volesse dire vestire la toga in contesti di grande esposizione Cassano lo ha imparato in casa. Il padre, Pietro Cassano, è stato giudice in importanti processi di terrorismo rosso e nero. Un cursus honorum che le ha permesso di arrivare in Cassazione, in prima sezione e di diventarne una delle migliori penne quando si trattava di scrivere sentenze, a partire da un bagaglio di esperienza ricco e completo.
Il 5 marzo la toscana Margherita Cassano assumerà ufficialmente la funzione di prima presidente della Suprema Corte. Cassano entrerà, come membro di diritto, anche a far parte dell’organo di autogoverno dei magistrati, di cui è già stata componente tra il 1998 e il 2002, eletta dai colleghi nelle file della Magistratura indipendente.