Per quelli che la conoscono bene è “l’amica che lavora in banca”. Con una community di oltre 49mila follower su Instagram, Aminata Gabriella Fall (alias @pecuniami) riesce a conquistare anche di finanza non ne capisce niente. Con la sua carica frizzantina, la sua competenza e quella capacità comunicativa che la contraddistingue, le viene naturale trasmettere un approccio pratico a materie apparentemente ostiche per alcuni, come l’economia e la finanza. Proprio lei, che in tasca ha un diploma di maturità classica e una laurea in Giurisprudenza. Insomma, quando si dice “essere fuori dagli schemi” Aminata Gabriella sa di che cosa parliamo. In un’intervista ci ha raccontato di lei, come è arrivata sui social, che cosa l’ha portata al successo e quali sono i suoi sogni nel cassetto.
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Aminata Gabriella, dopo il liceo classico e la laurea in Giurisprudenza, il lavoro in banca. Come è successo?
È stato un percorso inizialmente poco chiaro, poi quando mi sono approcciata al lavoro in banca mi è piaciuto e ho capito subito che quella sarebbe stata la strada giusta per me. Sono nata in Italia da mamma italiana e papà senegalese, che è morto quando ero piccola. Siamo in 3 fratelli, pertanto dovevo mantenermi gli studi all’Università. Sul Lago di Garda, la mia città natale dove sono cresciuta, una delle zone più turistiche d’Italia, ho potuto imparare l’inglese e il tedesco, che sono due lingue richieste anche per lavorare durante la stagione estiva, poi ho fatto domanda in banca un po’ per caso: cercavano dei ragazzi che si occupassero del cambio dei soldi quando ancora non c’era l’euro (io oggi ho 45 anni). Così sono passata dalla mansione di cassiera a dirigere le filiali e mi sono occupata di credito deteriorato di aziende e famiglie in difficoltà. Negli ultimi anni ho lavorato soprattutto a stretto contatto con grosse aziende in difficoltà.
Durante il tuo percorso, hai mai notato episodi di gender gap?
Si, ma che non hanno riguardato me. Ricordo che nel 2018, quando ero direttrice di filiale ho elargito un solo mutuo a una donna. La questione, per me, era diventata riuscire a comunicare qualcosa alle donne, l’indipendenza economica, la libertà. Mi sono accorta che quello che le teneva fuori dalla banca un po’ era inconsapevolezza e un po’ mancanza di curiosità, così ho pensato che quello che io avevo imparato non fosse un segreto, e nel 2019 sui social è arrivata @pecuniami con l’idea di raccontare alle donne come andare in banca e farsi valere.
Per fare degli esempio concreti, che tipi di messaggi veicoli?
Per esempio, se voglio aprire un mutuo e vado in banca accompagnata dal mio compagno/fidanzato/marito o chi per esso, la banca stessa non deve chiedere la firma della persona di sesso maschile per l’apertura della pratica, ma quella di chi quel mutuo lo richiede. Questo è un episodio che succede comunemente. E ci potrebbero essere tanti altri avvenimenti da raccontare, però posso dire che è una grande soddisfazione quando qualcuno ti ringrazia perché ha fatto il fondo pensione grazie ai tuoi consigli.
Ma torniamo a te, oggi sei una consulente, divulgatrice. Quando hai deciso di lasciare quel lavoro in banca?
Mi sono licenziata nel 2022, incinta di 7 mesi, per fare consulenza. Le donne, purtroppo – ed è un dato statistico – hanno meno soldi degli uomini, guadagnano meno e volevo fare qualcosa per loro. Così ho sostenuto l’esame e mi sono aperta l’attività, con l’idea di dare consigli pratici e concreti a chi vuole gestire i propri soldi. A gennaio esce il mio terzo libro (dopo Signore, è ora di contare! Manuale di consapevolezza finanziaria (bookabook, 2021) e del libro illustrato per bambini Il viaggio della Signora Moneta). Le idee mi vengono in mente sulla base di quello che mi viene raccontato.
Insomma, chi più ne ha, più ne metta..
Finora ho fatto da sola, con una bambina piccola, ma dall’anno che verrà mi aiuterà mia sorella. Ora la bambina ha 2 anni, io viaggio tanto per lavoro (viviamo in Trentino vicino a Madonna di Campiglio) e il primo anno me la sono sempre portata dietro, ora corro e cerco di fare tutto in giornata. Non è sempre facile ma quando penso alle soddisfazioni che ho ottenuto mi dico che ne è valsa la pena.
Quale è il target dei tuoi follower?
Per il 90% sono donne che vivono in Italia mentre il 10% sono donne italiane che lavorano all’estero, poi c’è qualche fidanzato che mi viene lanciato contro (ndr risata). Il vero boom sui social c’è stato durante il Covid, quando la questione risparmi è diventata lampante. Sui social network io faccio divulgazione gratuita, mentre spesso mi chiamano anche come docente in occasione di particolari eventi pubblici in cui si parla di denaro.
Quali credi che oggi siano i temi su cui ci si deve focalizzare?
Io ho lavorato per tanti anni nel credito, e ho avuto modo di capire che quando una donna si vuole mettere in proprio, spesso poi c’è un gap nella gestione dei soldi. Il mio prossimo progetto è, infatti, proprio quello di insegnare a gestire il denaro delle attività. Il fondo pensione è uno dei temi evergreen, perchè praticamente tutte hanno dei dubbi su come gestirli, su come investire. Addirittura, a volte, sono i sindacati stessi che sconsigliano il fondo pensione. Per parlare di soldi non è vero che si deve essere molto bravi, ma si deve cambiare spesso prospettiva (e lo dico da persona che ha fatto studi umanistici).
Adesso che cosa vuoi fare?
A 45 anni, con 20 anni di carriera in banca alle spalle, riesco anche a calibrare diversamente il mio linguaggio rispetto a chi ho davanti, a spiegare gli investimenti, per esempio come leggere i documenti formativi…Ora mi voglio concentrare sulle aziende, perché nel contesto imprenditoriale vedo tante donne in difficoltà. Mi è capitato di lavorare con persone che volevano avviare un’attività, più imprese che startup innovative, e mi chiedono quanti soldi gli servono per partire e quali sono le aspettative.. Ho anche lavorato con imprenditrici consolidate che non sapevano dove andava a finire il denaro che incassavano e spendevano.. Un tempo sognavo di lavorare con le ONG, ma la mia rivincita è stato fare progetti contro la violenza economica in Italia.