Dopo Vodafone anche Uber e American Express ci provano con un programma fedeltà mobile che prevede la raccolta punti e tanti altri partner.
Uber, negli Stati Uniti, permette ai clienti di pagare le corse con i punti premio accumulati tramite l’American Express. Il servizio fa parte dell’ultima versione pensata per iOS. Così, al momento di pagare, la corsa può essere saldata scaricando i punti accumulati facendo acquisti presso i partner dell’iniziativa. Ma c’è di più: qualora si decidesse di saldare con altri metodi di pagamento, l’acquisto farà accumulare punti premio al cliente direttamente sulla propria app con la carta American Express registrata.
I programmi fedeltà tendono a prediligere il mobile, come Vodafone My Shopping (ne abbiamo parlato qui), a testimonianza del fatto che lo smartphone è oramai entrato, e lo farà sempre più, uno strumento quotidiano per fare acquisti, non solo online.
Il motivo del successo è che questo semplifica la vita “L’integrazione con American Express ci aiuta a rendere i viaggi più facili – spiega Emil Michel, vicepresidente di Uber – e arricchisce l’esperienza dei nostri clienti”.
Le iniziative di fidelizzazione sono uno dei principali motivi per cui il mobile sarà utilizzato sempre più come il canale d’acquisto e il caso Uber rafforza questa tesi.
Il trend è tale anche all’inverso perché più paghiamo tramite mobile più ci abituiamo a usare i programmi di loyalty.
In Italia si stima che circa l’80% della popolazione utilizzi il cellulare, percentuale che quasi raddoppia se si parla di penetrazione di Sim vendute sul mercato, ovvero più Sim per ogni consumatore finale. Partendo da questo dato è facile intuire l’evoluzione che il management delle grandi aziende deve essere pronto a cogliere e seguire al fine di mantenere la propria competitività sul mercato.
Il target di consumatori delle campagne orientate al cliente sta cambiando, spostandosi dalle famiglie verso gli “Youngers”, ovvero coloro che sono definiti “High Mobile Users”. Si tratta di una classe sociale, di età compresa tra i 18 e i 40 anni, che già per lavoro si trova ad usare frequentemente il telefono cellulare. L’attività di collezione punti, attivazione di carte fedeltà, distribuzione di cataloghi premi, lascerà il posto e/o si arricchirà con nuovi programmi di Mobile Loyalty.
Allargando lo campo d’azione di questa breve analisi si evidenzia come molti esperti del settore considerino i cosiddetti Mobile Value Added Services come le prossima miniera d’oro di operatori telefonici, società di sviluppo di applicazioni, ma anche Banche e istituti coinvolti nell’universo dei pagamenti e della monetica. Per non parlare delle startups.
L’obiettivo delle aziende, nel medio lungo periodo, è che a fronte di questi investimenti sempre per più persone aumenti la consapevolezza di poter compiere qualsiasi transazione utilizzando il cellulare.