In collaborazione con |
Da Casalmorano (CR) a Foggia, da Acate (RG) ad Atessa: questi i siti europei di Syngenta dedicati alla ricerca che si trovano in Italia. La multinazionale, fra le aziende leader a livello mondiale nell’agritech, nel 2023 ha investito, in Italia, quasi 10 milioni di euro in Ricerca&Sviluppo per poter fornire nuovi strumenti all’agricoltura in modo che possa diventare sempre più sostenibile e produttiva.
Syngenta, con i suoi diversi settori di sviluppo, agrofarmaci, sementi, agricoltura rigenerativa, biologicals, tecnologia digitale, ha come obiettivo quello di stare al fianco delle aziende agricole, piccole o grandi che siano, per aiutarle a vincere le sfide del futuro. A questo scopo, nel mondo, sono impiegate più di 5000 persone che fanno parte di team di ricerca interdisciplinari. Gli sforzi dell’azienda sono sempre più indirizzati a migliorare il modo in cui le colture vengono coltivate e protette, in modo che tutti, dai consumatori agli agricoltori, all’ambiente, ne traggano beneficio.
I centri di ricerca Syngenta in Italia
Se è vero che la produzione di mais italiano si concentra nella zona della Pianura Padana, lo storico centro di ricerca di Casalmorano, nel cremonese, si focalizza sulla produzione di nuovi ibridi di granoturco. Si tratta di varietà adatte all’area del Sud Europa. La ricerca punta a mettere a punto nuovi ibridi in grado di resistere alle principali malattie e alla crisi climatica sempre più pressante. Per ottenere un nuovo ibrido di mais, con le moderne tecniche di selezione varietale, in media occorrono 4 anni. Al quarto anno, il team di ricercatori di Syngenta mette alla prova 50 ibridi, in 48 località distribuite in tutto il sud Europa, e li confronta con i migliori prodotti già presenti sul mercato.
Ad Acate, in provincia di Ragusa, le ricerca si focalizza sul miglioramento genetico delle orticole. In particolare, proprio alla stazione sperimentale di Acate sono state sviluppate alcune delle nuove varietà di pomodoro lanciate di recente sul mercato da Syngenta: il ciliegino invernale Cherye e il pomodoro a grappolo estivo-autunnale Tylcram, con conservabilità elevata e resistenza al Tylcv ovvero il virus dell’accartocciamento fogliare giallo. Restando al Sud, ma spostandosi a Foggia, in Puglia, il centro di ricerca si concentra sulle più importanti coltivazioni erbacee ed arboree del bacino del Mediterraneo. Si va da cereali come orzo e grano alla soia, dall’olivo alla vite. Anche grazie alle collaborazioni con vicine università e centri di ricerca, il team di Syngenta lavora su diverse tematiche come, fra le altre, ricerca di nuove soluzioni agronomiche e di nuove metodologie sperimentali, prove con prodotti biostimolanti e prove riguardanti lo stress idrico.
Ad Atessa il polo di ricerca per i biologicals
Sempre in Italia, si trova il centro di ricerca di Atessa, in provincia di Chieti, di Syngenta Biologicals. Si tratta di una stazione all’avanguardia, fondata a suo tempo da Valagro, che lavora per sviluppare tecnologie agricole che utilizzano la natura per proteggere e migliorare la salute delle colture. Le piante infatti devono affrontare sempre nuovi stress. I biologicals comprendono i biostimolanti, i biofertilizzanti e prodotti di biocontrollo. In tutti i casi le materie prime alla base sono naturali. Questi prodotti servono agli agricoltori per combattere parassiti e malattie che possono attaccare il raccolto, aiutano le piante ad affrontare gli stress e migliorano l’efficienza d’uso dei nutrienti e la salute del suolo.
Syngenta Italia supporta l’agroalimentare italiano
Un nuovo video istituzionale, appena lanciato, testimonia la volontà dell’azienda di stare al fianco degli imprenditori agricoli italiani. L’agricoltura italiana si contraddistingue per un valore che deriva anche dalla sua estrema variabilità. Gli ambienti agricoli italiani variano infatti enormemente anche nel raggio di pochi chilometri. Gli agricoltori italiani sono guidati da un sapere che si tramanda, ma hanno bisogno di innovazione per poter stare al passo con le nuove esigenze del consumatore, con le richieste di sostenibilità ambientale e sociale che arrivano in primo luogo da Bruxelles e per poter essere resilienti al cambiamento climatico.
«Con il nuovo video abbiamo voluto celebrare i valori che da sempre contraddistinguono Syngenta Italia: una passione ardente per il talento, un profondo rispetto per il nostro territorio e per chi lo vive, un amore genuino per la natura, una costante valorizzazione delle diversità e, al centro di tutto, un’attenzione incondizionata verso i nostri clienti», ha detto Vincenzo Merante, responsabile della comunicazione di Syngenta Italia commentando la pubblicazione del nuovo video istituzionale. «Questi principi sono il faro che guida ogni azione dell’azienda, delineando la traiettoria verso un futuro in cui agricoltura e sostenibilità procedono di pari passo».