Sono settimane che su StartupItalia ci stiamo occupando di vicende legate alla tecnologia della guida autonoma. A metà maggio Zoox, società acquisita da Amazon nel 2020 per oltre 1 miliardo di dollari, è finita sotto la lente del regolatore americano per due incidenti – fortunatamente non gravi – che hanno coinvolto modelli Toyota Highlander su cui è installata la tecnologia che consente al veicolo di spostarsi nel traffico senza nessuno al volante. Nelle scorse ora la National Highway Traffic Safety Administration ha chiesto ulteriore documentazione alla società per proseguire nelle proprie indagini rispetto a quanto accaduto. Nello specifico due frenate brusche che hanno provocato tamponamenti.
Cosa deve fare Zoox ora?
La National Highway Traffic Safety Administration è la stessa che si sta occupando di faccende analoghe rispetto a Waymo, la sussidiaria di Google, impegnata con le proprie auto a guida autonoma. L’agenzia ha intanto fissato la scadenza al 12 di luglio, giorno entro il quale Zoox dovrà dimostrarsi collaborativa nel fornire materiale sulla sicurezza delle proprie auto senza conducente.
Da parte dell’ente vengono richiesti, ad esempio, il numero di chilometri percorsi su strade pubbliche con il software di guida autonoma; il numero di frenate brusche con e senza la presenza di persone a bordo; la reportistica degli incidenti avvenuti a causa di una frenata brusca; l’autorità chiede inoltre una cronologia precisa di tutto ciò che è successo 30 secondi prima di ogni sinistro; da allegare infine le copie di video ripresi dalle telecamere presenti a bordo dei veicoli.
Come si legge su TechCrunch, Zoox mantiene finora l’autorizzazione per far circolare i propri robotaxi senza conducente a Foster City (California) e in alcune zone di San Francisco. Dal 2023 in avanti la situazione per le aziende di auto a guida autonoma è peggiorata: tutto è partito con il ritiro della licenza di Cruise, società controllata da General Motors, che a seguito di un incidente si è vista ritirare la licenza di circolazione.