La linea gaming di Asus si completa con le varianti Intel dei suoi laptop più recenti. Con form factor e processori all’ultimo grido, per fornire potenza e un design accattivante ai videogiocatori
A gennaio, con gli annunci fatti in occasione del CES, se ne era sentita decisamente la mancanza: ma era ancora troppo presto per proporre al pubblico la nuova generazione ROG Intel-inside. Oggi le cose sono diverse: con il debutto del Core-i9 11900H di 11th gen ci sono finalmente tutti i tasselli per comporre il puzzle: così fanno il loro debutto i nuovi Zephyrus M16 e S17, due prodotti decisamente di fascia alta il cui prezzo sarà probabilmente proibitivo ma che si rivolgono esplicitamente a chi non vuole fare compromessi quando si tratta di giocare (o di creare?) con un laptop.
Il grande S17
Il non-plus-ultra nello Zephyrus S17: i9-1190H, 8 core che viaggiano fino a 4,9GHz, con una RTX 3080 di Nvidia. Non si potrebbe quasi chiedere di più a un laptop, che grazie a un assorbimento massimo da 140W è in grado di trasformarsi in una sorta di workstation mobile che può essere sfruttata per giocare così come per produrre contenuti anche grazie a uno schermo che può raggiungere i 4K di risoluzione (120Hz e 500nits di picco) in alcuni specifici allestimenti. Di base abbiamo comunque un abbondante 17 pollici WQHD da 165Hz e ben sei altoparlanti per un audio certificato Dolby Atmos.
Qui bisogna provvedere a raffreddare adeguatamente il portatile, non si scappa: liquid metal come pasta termica su tutti i chip di GPU e CPU, ventole con numero di palette maggiorato e struttura asimmetrica per massimizzare il flusso d’aria aumentando il numero di giri senza incrementare il rumore prodotto. Poi c’è la tastiera (opto-meccanica) che si solleva di 5 gradi rispetto al piano per migliorare la digitazione così come offrire la possibilità di attingere liberamente a un flusso d’aria fresca da iniettare direttamente nello chassis.
Tutto questo per consentire all’hardware già citato, unito a un triplo disco SSD montato a bordo (magari per creare anche un RAID e aumentare ulteriormente le performance), di esprimersi al meglio: Asus ha lavorato molto sui profili di alimentazione e raffreddamento così da offrire un approccio equilibrato e adatto ai diversi impieghi che si può fare di questo piccolo colosso, che non si risparmia neppure per quanto attiene la connettività di bordo. WiFi6, webcam integrata, rotella mutiwheel configurabile per migliorare l’input durante l’uso, connettori compatibili con la tecnologia Thunderbolt 4 e supporto per due monitor esterni tramite HDMI e Displayport (si può pilotare un monitor estero da 8K se serve).
Se non serve arrivare a cotanta potenza, ci sono poi anche versioni più tranquille (se un Core-i7 11800H e una RTX 3060 vi sembrano tranquille). Certo tutto questo ben di dio ha un paio di prezzi da pagare: il primo sono gli ingombri (il peso raggiunge i 2,6Kg a cui sommare pure il caricabatterie), per non parlare poi del prezzo di listino (appunto) che non è stato ancora annunciato ma si preannuncia importante.
Il piccolo (si fa per dire) M16
Schermo da 16 pollici nel corpo di un 15 grazie a cornici ridotte-ridottissime, tra l’altro si tratta di un bel IPS con copertura 100% dello spazio colore DCI-P3 e con risoluzione WHQD a 165Hz, abbinato a un un nuovo sistema di raffreddamento che è in grado di tenere sotto controllo i bollenti spiriti dei processori Core-i9 e di una Nvidia RTX 3070. Si tratta di tenere presente che per riuscire a tener testa alle performance che ci si attende da un laptop così equipaggiato si deve riuscire a dissipare bene il calore e garantire performance costanti nel tempo: con questi presupposti Asus ha progettato il nuovo Zephyrus M16, che in 2 centimetri scarsi di spessore e meno di 2 chilogrammi di peso racchiude un pacchetto con un invidiabile rapporto peso-potenza.
In questo caso, oltre alla potenza totale, Asus ha voluto provare a fare qualcosa di più anche per una categoria specifica di utenti: i creator. C’è chiaramente un occhio strizzato a loro quando si inserisce una modalità d’uso, selezionabili tramite l’app integrata Asus Crate, che produce meno rumore del battito d’ali d’un pipistrello nella notte – ma che all’occorrenza può diventare il frastuono di un intero sciame quando si richiede la massima potenza all’hardware. Poi c’è abbondanza di porte, compresa un’ethernet full-size: c’è persino una Type-C declinata nel nuovo standard USB 4.0, che si unisce ad altre due Type-C 3.2 con PowerDelivery 3.0 e altre tre porte USB classiche e un lettore microSD.
La scheda grafica montata può, volendo, riservare delle sorprese: sempre tenendo d’occhio i creativi, su questo M16 (ma ci saranno SKU analoghe anche per i G14, i G15 e gli altri Zephyrus) fa il suo debutto la RTX 3050 di Nvidia, che offre tutto quanto occorre per lavorare con un laptop ma con consumi e (auspicabilmente) prezzi inferiori ai modelli di punta. A disposizione poi c’è anche fino a 48GB di RAM, SSD fino a 2 terabyte e la presisposizione per montare un secondo SSD. È inevitabile pensare che sono parecchi i creatori di contenuti che guarderanno con gola a questo laptop, che può essere facilmente sfruttato per produzioni video così come per giocare.
Anche qui, Asus non ha ancora annunciato i prezzi e le date per l’arrivo del prodotto nel nostro Paese: non trattenete il fiato, non sarà neppure questo un laptop economico. Ma si tratta di un investimento da fare una volta pensando di poterlo sfruttare probabilmente per non meno di un paio d’anni: se siete professionisti, sarà facile immaginare in quanto un investimento simile si potrà ripagare da solo.