Vi abbiamo già parlato dell’ultima operazione che riguarda una delle tante aziende di Elon Musk, xAI. La startup dell’imprenditore sudafricano competitor di OpenAI (di cui è stato peraltro cofounder nel 2016) sta per ultimare un fundraising con cifre notevoli che circolano da settimane sulla stampa. In questi giorni come ha riportato Bloomberg si dovrebbero svelare le carte. La valutazione pre-money rimarrebbe quella che vi abbiamo comunicato a fine aprile: 18 miliardi di dollari.
Perché Musk ha fondato xAI
La cifra del round si dovrebbe aggirare intorno ai 6 miliardi di dollari con investitori del calibro di Sequoia Capital. Musk sta parlando da mesi delle prospettive di Grok, il chatbot di intelligenza artificiale libero, a suo dire, da ideologia woke e pregiudizi. Il software al momento non sta ancora impensierendo OpenAI, prossima al lancio di Sora, la tecnologia in grado di produrre brevi clip partendo da un prompt testuale.
xAI è l’ultima startup fondata dall’imprenditore seriale. L’ha lanciata nell’estate del 2023, con obiettivi visionari come quello di conoscere la vera natura dell’universo. Nel frattempo Musk continua a fare i conti con un periodo tutt’altro che roseo per Tesla, con gli osservatori che parlano di una flop era per la casa automobilistica più capitalizzata al mondo. Le notizie sui licenziamenti di massa (oltre 14mila persone coinvolte), sulle indagini per l’Autopilot e sui richiami del Cybertruck per un guaio all’acceleratore costellano da settimane il dibattito attorno all’azienda. xAI è una società direttamente collegata alle altre realtà di Musk, a cominciare da X. Gli abbonati premium possono infatti accedere a Grok.