Nei giorni scorsi il problema è sembrato più limitato: David Crosby, il co-founder di Wyze, società che sviluppa prodotti per la smart home come le telecamere, ha dichiarato che 14 clienti hanno potuto sbirciare nelle case altrui, accedendo alle telecamere smart. Come si legge su The Verge è emerso che sarebbero state in realtà 14mile le persone con le chiavi virtuali di accesso a proprietà altrui. Wyze ha motivato la violazione della privacy con un problema dovuto a AWS.
Come si legge su GeekWire non tutte le 14mila persone hanno cliccato e avuto accesso alle immagini di case altrui (sarebbero poco più di 1500 quelle che lo hanno fatto). Non è peraltro la prima volta che un disservizio del genere coinvolge i clienti di Wyze, che nel 2023 è stata perfino eliminata da una lista di prodotti tech suggeriti dal New York Times.
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Cosa fa Wyze
Wyze, è un’azienda statunitense che si occupa di prodotti di tecnologia per la casa smart. Fondata nel 2017 da un gruppo di ex dipendenti di Amazon, ha iniziato la proprie attività con l’obiettivo di rendere i prodotti smart home accessibili a tutti. L’azienda è nota per i suoi dispositivi di sicurezza domestica, come telecamere di sorveglianza ad alta definizione, campanelli video, lampadine intelligenti, serrature smart e altri dispositivi connessi. I problemi recenti sono una questione che l’azienda sta affrontando per risolvere questa crisi reputazionale.