Una magione tenebrosa, incontri con vecchi amici, un terapeuta misterioso. Dall’Argentina un puzzle game da paura
Quante storie di paura sono cominciate con una rimpatriata tra vecchi amici? Sono passati anni dagli ultimi incontri: alcuni hanno cambiato vita, altri sono rimasti uguali. Eppure, per quanto si sia tutti lì, pare impossibile ricreare le chimiche di un tempo. Vlad Circus: Descend Into Madness è un titolo indie targato Indiesruption, software house argentina con un debole per le atmosfere europee novecentesche. Se vi ricordate abbiamo recensito il loro titolo fanta-storico Nine Witches: Family Disruption, in cui il gamer controlla un duo improbabile pronto a sfidare niente meno che l’esercito nazista. Se già quel titolo ci aveva sconvolto, preparatevi a rimanere stupiti con un’avventura davvero ben scritta.
Vlad Circus: Descend Into Madness mantiene quello stile grafico tipico dei titoli retro gaming. La pixel art è splendida, con dettagli che si riconoscono al volo anche se appena abbozzati: ogni elemento d’arredo dell’immensa magione si nota ed è posizionato alla perfezione. La storia rispecchia l’evidente passione della software house per l’horror psicologico.
Il protagonista di Vlad Circus: Descend Into Madness è Oliver Mills, un tempo clown dello straordinario Vlad Circus, le cui fortune sono crollate sotto il peso di un evento tragico. Nel 1921 un devastante incendio ha inghiottito la struttura, provocando panico e morte. Un colpevole ci sarebbe, ma non vogliamo darvi alcuno spoiler.
Anni dopo Oliver Mills è un uomo devastato, seguito da un misterioso terapeuta, che ne segue il percorso di cura da allucinazioni e altri fantasmi delle mente. Lo incontriamo in una enorme e spettrale magione, su un letto. Al suo risveglio scopre di trovarsi lì perché tutti i suoi ex compagni di circo stanno per arrivare.
Non ci vuole molto per capire che qualcosa non sta funzionando come dovrebbe. Il gamer per di più vive quella fastidiosa e ingombrante sensazione di condividere lo stesso annebbiamento mentale del clown, le cui visioni sono scioccanti. Vlad Circus: Descend Into Madness, per quanto caratterizzato da grafiche arcade, è un titolo che può visivamente disturbare e spaventare. Se ci aggiungiamo il pregevole lavoro fatto sull’audio design completiamo un giudizio più che positivo sulla sceneggiatura.
Ma a livello di gameplay? Vlad Circus: Descend Into Madness è un titolo in 2D nel quale dobbiamo spostare Oliver da uno scenario all’altro della casa e degli esterni. Ogni stanza, ogni ambiente ha punti da esplorare e con cui interagire. Luci da accendere, oggetti da raccogliere e custodire nell’inventario e da combinare con altri in un secondo momento. Le logiche sono quelle di un puzzle game votato all’esplorazione e al back tracking.
Il diario compilato di frequente dal protagonista serve a seguire la storia e ad approfondire l’evoluzione del personaggio, i suoi tormenti e le sue considerazione alla luce degli incontri. C’è poi una fase anche di combattimento, che però soddisfa fino a un certo punto. Vlad Circus: Descend Into Madness eccelle per il clima di costante tensione che sa mantenere, raccontando una viaggio inquietante nella psiche di una persona.