La Commissione europea ha avviato un procedimento formale contro TikTok di ByteDance ai sensi del Digital Services Act (DSA), secondo quanto riportato dal media Reuters, per verificare se la piattaforma cinese stia rispettando le regole per la protezione dei dati dei minori. La notizia arriva pochi giorni dopo che una coalizione di oltre 24 gruppi per i diritti digitali e democratici, ONG e organizzazioni no-profit, tra cui noyb e Wikimedia Europe, ha scritto all’organismo di regolamentazione dell’Unione europea per la protezione dei dati citando Meta come esempio di malpractice e chiedendo più trasparenza nel rispetto per la privacy degli utenti in rete.
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Che cosa chiede l’UE a TikTok
La protezione dei minori è una delle massime priorità al centro del Digital Services Act. «Essendo una piattaforma che raggiunge milioni di bambini e adolescenti, TikTok deve rispettare in toto il principi fissati nella normativa DSA e ha un ruolo particolare da svolgere nella protezione dei minori online», ha affermato il Commissario UE Thierry Breton, secondo quanto si legge su Reuters. Da un portavoce di TikTok la rassicurazione: «La piattaforma ha introdotto funzioni e impostazioni innovative per proteggere gli adolescenti e impedire ai minori di 13 anni di accedere al social, una questione di cui si sta occupando l’intero settore. Continueremo a collaborare con esperti e player del settore per garantire la sicurezza dei giovani su TikTok e siamo lieti di avere ora l’opportunità di spiegare in dettaglio questo lavoro alla Commissione». Questo non è il primo procedimento avviato verso un social network da parte della Commissione Europea dopo l’approvazione del Digital Services Act. Un’altra indagine è in corso su X di Elon Musk. TikTok potrebbe incorrere in multe fino al 6% del suo fatturato globale se giudicata colpevole di aver violato le norme previste dalla legge.