Droni usati come automobili, città immerse nell’oceano, grattacieli verticali e case che diventeranno sempre più smart: sarà questa la vita tra cento anni secondo il report Smart Things Future Living
Dalla fantasia alla realtà. Ciò che oggi ci sembra quasi impensabile, tra un secolo diventerà la normalità. È il futuro secondo SmartThings Future Living, il report realizzato da un team di studiosi tra cui la scienziata spaziale e conduttrice TV Maggie Aderin-Pocock, gli architetti e professori dell’Università di Westminster Arthur Mamou-Mani and Toby Burgess e gli urbanisti Linda Aitken and Els Leclerq.
«La tecnologia e l’ingegneristica stanno evolvendosi velocemente, come mai in precedenza. Il mondo oggi è irriconoscibile rispetto a cento anni fa e non solo da un punto di vista estetico, ma anche nel modo in cui gli umani vi si rapportano. I progressi realizzati hanno modificato il modo in cui viviamo le nostre vite, comunichiamo e interagiamo».
Proprio partendo da queste constatazioni, e prendendo in considerazione anche i progetti futuristici già esistenti, il team ha elaborato le proprie previsioni in diversi campi: dalla casa al lavoro, dal cibo alla medicina.
Hanno tenuto conto dei cambiamenti climatici, della diminuzione delle risorse disponibili e dell’aumento della popolazione secondo le attuali proiezioni.
Città su diversi livelli, “super grattacieli” e comunità “acquatiche”
Il volto delle città nel 2116 sarà completamente diverso, anche grazie a materiali molto più resistenti rispetto a quelli oggi utilizzati e a macchinari avanzati che sostituiranno il lavoro dell’uomo. In questo modo sarà possibile erigere grattacieli di altezze mai sperimentate finora e la vita si sposterà sempre di più verso l’alto, con strade “verticali” che condurranno ad abitazioni, bar e parchi.
I droni sostituiranno le auto per poter raggiungere senza problemi i diversi livelli delle città.
I primi esempi di questo nuovo modo di concepire le strutture esistono già: ad esempio la Kingdom Tower, che verrà costruita in Arabia Saudita, raggiungerà il chilometro di altezza; a Tokyo alcuni negozi sono stati “impilati” e sono raggiungibili tramite ascensore. Senza dimenticare il grattacielo progettato da Carlo Ratti, The Mile.
Così come verranno conquistati i cieli, si sfrutterà anche il sottosuolo, con costruzioni che si svilupperanno in profondità e che sono state definite “Earth-scrapers”. L’obiettivo è anche quello di risparmiare risorse, grazie alla naturale capacità di coibentazione del terreno.
Ma non è tutto. Alcune comunità potranno vivere sotto l’oceano: grazie all’energia di celle solari sempre più efficienti e all’acqua, potranno creare l’ossigeno da respirare e l’idrogeno da utilizzare per l’elettricità di cui necessitano, insieme all’energia scaturita dal movimento delle onde.
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Case sempre più smart
Le case diventeranno non solo un rifugio sicuro, ma vere e proprie esperienze sensoriali: gli spazi si adatteranno all’uso del momento-potranno rimpicciolirsi o diventare più ampi– e grazie alla tecnologia collegata a dispositivi indossabili, le pareti ricoperte di led seguiranno gli stati d’animo delle persone e tutti gli accessori della casa potranno essere modificati a piacimento.
Inoltre la stampa 3D -e le sue evoluzioni- potrà essere usata per qualsiasi cosa, sia in casa che fuori: per “stampare” cibo direttamente dalle ricette di famosi chef oppure per ricreare intere strutture con materiale riciclato. Ovviamente il riciclo sarà una priorità e le case saranno organizzate in modo che la spazzatura diventi energia ed elettricità e le acque reflue tornino ad essere utilizzabili.
Batterie speciali, a ioni di litio, immagazzineranno l’energia generata in più. Questa rivoluzione riguarderà anche il cibo, che sarà prodotto all’interno (e all’esterno) delle pareti domestiche, con evidenti benefici anche in termini di risparmio nel riscaldamento, nel riutilizzo dell’acqua piovana e nell’emissione di aria pura.
E se state già chiedendovi come queste case così tecnologiche potranno essere pulite oppure mantenute, nessun problema: i materiali si puliranno da soli dopo specifici trattamenti, così come gli oggetti si ripareranno da soli grazie a speciali batteri in grado di produrre pietra calcarea. Nel 2116 potranno anche seguire i proprietari in vacanza: un camion o un drone e via, nuovi orizzonti e zero valigie.
Del resto già quest’anno in Texas verrà testata la prima abitazione “trasportabile”.
Lavoro, medicina e…conquista dello spazio
Nel 2116 le riunioni avverranno con ologrammi: la settimana lavorativa sarà più corta e non sarà più necessario viaggiare. Anche questo campo quindi subirà significativi cambiamenti.
E per quanto riguarda la salute? Ogni casa avrà una capsula per uno check-up completo del corpo, collegata a una macchina che potrà dispensare medicinali, cerotti o vaccini. Le medicine saranno personalizzate perché basate sulla genetica e i chirurghi opereranno da remoto, quindi da ogni parte del mondo: non esisteranno più le “waiting list”.
Con un pianeta Terra dalle risorse sempre più scarse, i suoi abitanti cercheranno una vita sostenibile nella galassia: conquisteranno prima la luna, poi Marte e infine chissà…Del resto le possibilità sono davvero molteplici. Immaginare e prevedere il futuro è sempre stata prerogativa dell’ uomo: anche farlo in grande. Se queste ipotesi si avvereranno, forse non lo sapremo mai. Una certezza comunque c’è: la tecnologia e la scienza porteranno l’uomo ancora e sempre più lontano.