La terza trimestrale mostra conti oltre le attese, con un ritorno agli utili. E mentre la “gigafactory” cinese è pronta prima del tempo, Elon Musk annuncia un avvio (ristretto) entro la fine del 2019
Buone, anzi ottime notizie per Tesla, il produttore di auto elettriche. Il gruppo ha annunciato una terza trimestrale coi fiocchi, con profitti per 128 milioni di euro, contrariamente alle perdite previste dagli analisti. Un risultato reso possibile da diverse scelte come il taglio dei costi di produzione, l’accelerazione delle consegne e altri investimenti. Non poco: nei primi due trimestri il colosso fondato e guidato dal vulcanico Elon Musk aveva perso 1,1 miliardi di dollari.
I conti del terzo trimestre
Nello specifico, Tesla ha chiuso il trimestre con un fatturato di 6,3 miliardi di dollari, in calo dell’8% sullo stesso periodo dello scorso anno ma, appunto, con un utile superiore, equivalente a 78 centesimi di dollaro per azione. Come risultato le azioni della società si sono impennate, con un incremento del 17% nelle contrattazioni del dopoborsa. Una delle sfide che sostengono questi risultati è quella dei 360mila veicoli da consegnare nel corso dell’anno. Volumi in crescita del 50% sebbene la priorità rimanga il “controllo dei costi”, come ha spiegato la società. Infine, le spese operative sono calate a 930 milioni (mentre un anno fa superavano i 3,4 miliardi). In definitiva il margine lordo è cresciuto e il gruppo ha ripreso a macinare profitti. Pronta anche la “gigafactory” cinese costruita in 10 mesi, anche in questo caso contro le previsioni.
La modalità autonoma entro la fine dell’anno?
Ma la bomba, almeno potenziale, è un’altra. Durante le comunicazioni sui conti Musk ha spiegato che la modalità totalmente autonoma potrebbe essere resa disponibile a una ristretta cerchia di utenti, in una sorta di beta test, già entro la fine dell’anno. Forse si andrà un po’ più lunghi ma la tecnologia funziona, ha spiegato il Ceo del gruppo. Insomma, ci siamo. Ovviamente non sarà gratuita: il pacchetto “Full-Self Driving” costerà fino a 7mila dollari ai proprietari di Tesla Model S, 3 o X. Al momento le vetture dispongono di una modalità semi-autonoma che si attiva solo sulle autostrade e necessita che il guidatore faccia attenzione e mantenga le mani sul volante.
Ma non funzionerà ovunque
Intanto, a settembre, Tesla aveva già introdotto una funzione chiamata Smart Summon in grado di recuperare automaticamente la propria auto dal parcheggio portandola al marciapiede dove ci si trova, a condizione che la vettura sia “a vista”. Ovviamente la modalità autonoma non funzionerà ovunque e richiederà comunque un qualche tipo di manifestazione dell’attenzione da parte di chi è alla guida. Tutto questo, ovviamente, senza considerare le diverse regolamentazioni stradali statali che ancora non prevedono veicoli del genere sulle strade se non in ottica sperimentale.