In provincia di Lecco una delle più belle realtà italiane sulla stampa 3D, Sharebot, ha appena lanciato 42, una 3D printer professionale, pratica, leggera, veloce e precisa. Con una webcam interna non perderai nemmeno un momento del processo di stampa.
Cinque fondatori: Andrea Radaelli, Matteo Abbiati, Ambrogio Donghi, Cristian Giussani, Arturo Donghi.
Una visione: la stampa 3D come nuova rivoluzione industriale.
Questa è Sharebot, azienda della provincia di Lecco, territorio favorevole alla nascita di un nuovo movimento come quello della stampa 3D, in grado di produrre valore per 1,4 milioni di euro nel 2014, e 1,8 nel 2015, con più di 3500 stampanti all’attivo, e sei brevetti a testimonianza di come la ricerca e sviluppo siano parte fondamentale della startup.
In un territorio che si divide tra tessile e meccanica, come quello brianzolo, aver puntato sulla stampa 3D è stata una scelta sì coraggiosa, ma con la capacità di intravedere un mercato che esiste.
Un mercato formato dalle micro e piccole medie imprese, che proprio ora, faticosamente, stanno uscendo da una guerra senz’armi come la crisi finanziaria. Questo è il target di Sharebot, e la mission è dare a tali realtà l’opportunità di abbattere i costi di produzione producendo gli oggetti a basso costo con software e stampanti 3D.
Proudly made in Brianza
42, la stampante 3D di nuova generazione
Dopo due anni di attività, Sharebot è il principale produttore di stampanti 3D italiano, con 180 macchine pronte ogni mese, un ufficio commerciale e di assistenza tecnica a Madrid (con personale spagnolo) e uno a Berlino (con personale tedesco), dieci rivenditori in Europa, uno negli Stati Uniti e uno in India.
A fine febbraio il lancio di Sharebot 42, stampante 3D professionale, a deposizione di filamento (tecnologia FFF), progettata dalla divisione di ricerca e sviluppo, che incrementa sensibilmente l’area di stampa effettiva, la velocità e la qualità e precisione nei dettagli degli oggetti realizzati.
Come funziona 42
Sharebot 42 è stata progettata per migliorare la user experience, una stampante 3D plug’n’play con diverse caratteristiche innovative volte a rendere il processo di stampa intuitivo anche per gli utenti meno esperti. «Una delle più grandi novità è rappresentata dal sistema di autocalibrazione degli assi X, Y e Z – racconta Andrea Radaelli – con l’asse Y switchato su due motori che riportano sempre la macchina esattamente in squadra, e l’asse Z che ha un sensore che esegue una mappatura del piano prima della stampa per eventuali compensazioni».
Con un estrusore intercambiabile da 0,4, 0,6 e 0,8 millimetri, Sharebot 42 introduce un’ulteriore innovazione rappresentata da un sensore di rilevamento filo in grado di bloccare in automatico il processo di stampa nel caso in cui il filo della bobina sia terminato, o inceppato.
42 introduce anche un display a colori touch-screen da 6 pollici, consentendo così la gestione stand alone, a 360 gradi, di tutte le operazioni di stampa.
«Abbiamo introdotto anche due porte USB – afferma Andrea – grazie alle quali sarà possibile leggere le classiche chiavette permettendo la gestione di file direttamente dalla macchina, ma pensate anche nell’ottica di future espansioni hardware e software».
Grazie al collegamento Wi-Fi, è possibile monitorare tutti i processi di stampa da remoto, e guardare realmente le fasi di stampa grazie ad una webcam installata all’interno della 42.
Le caratteristiche tecniche di 42
Con un’area di stampa 250x220x200 millimetri, il piano di stampa magnetico è comodo e rimovibile, e viene riscaldato ad una temperatura massima di 90 gradi Centigradi. La velocità di stampa è di 24 millimetri al cubo per secondo, e vengono utilizzati filamenti da 1,75 millimetri, Plas-S, Nylon-Carbon e poliuretano termoplastico (TPU). Ha dimensioni ridotte, e una massa di appena 38 chilogrammi.
Rapida, precisa, intelligente… come l’hai sempre sognata
Il team di Sharebot non si ferma qui, e ha in serbo «grandi sorprese» per la prossima Maker Faire di Roma. Restate connessi.
Luca Scarcella