Nel progetto è impegnato il gruppo Condotte, in joint venture di imprese con Itinera e Grandi Lavori Fincosit
Saranno tre aziende italiane a costruire lo Storstrøm Bridge, un maxi-ponte che sorgerà nella parte meridionale della Danimarca. Prenderà il nome dell’omonimo braccio di mare che divide la regione della Selandia (dove si trova la capitale Copenaghen) da Falster, collegando le città di Vordingborg e Orehoved.
Nel progetto è impegnato il gruppo Condotte, in joint venture di imprese con Itinera e Grandi Lavori Fincosit che, a qualche mese di distanza dall’aggiudicazione dei lavori, hanno finalmente sottoscritto il contratto per la progettazione e realizzazione dello Storstrøm Bridge con la Danish Road Directorate del Ministero dei Trasporti danese.
Sarà il terzo ponte più lungo del Paese scandinavo, con una lunghezza complessiva di 6,5 km (comprensivo dell’impalcato di circa 3,8 km e delle due rampe d’accesso) e 24 metri di larghezza, per un valore totale di 277 milioni.
Un progetto travagliato
La strada per l’ottenimento dell’appalto però, ha rischiato di interrompersi nei mesi scorsi. La gara d’appalto internazionale infatti, è stata vinta dalle tre società già ad ottobre 2017.
A dicembre poi, è scoppiato un caso che ha riportato alla luce dei collegamenti tra alcune società del gruppo Itinera e lo scandalo del progetto Mose a Venezia. Il giornale danese Fagbladet è stato il primo a riportare la notizia del coinvolgimento delle ditte italiane nell’inchiesta Mose (“The Italian Job”). E da qui, la mobilitazione del Partito del Popolo danese e dell’opinione pubblica ha portato il ministro dei trasporti, Ole Birk Olesen, a posticipare la firma del contratto.
A seguito delle indagini però, l’Avvocatura di Stato ha deciso che nessuna regola era stata violata e che le aziende italiane avevano il diritto di partecipare all’appalto. La cordata italiana ha così vinto e ottenuto anche un maxi ribasso di 50 milioni di euro.
Il terzo ponte della Danimarca
Lo Storstrom Bridge permetterà di incrementare la circolazione dalla Danimarca verso nodi commerciali strategici continentali, ad esempio in Germania. Il ponte infatti, sarà stradale e ferroviario: due i binari per il transito dei treni ad alta velocità adibiti al trasporto sia dei passeggeri che delle merci (nell’ambito della linea ferroviaria Copenaghen-Amburgo) e due corsie stradali, su cui si stima un transito di 8mila vetture al giorno.
Nei suoi sei chilometri e mezzo di lunghezza poi, ospiterà anche una corsia riservata a pedoni e bici.
«Continua il processo di radicamento del nostro Gruppo nei Paesi del Nord Europa», ha spiegato il presidente di Condotte, Duccio Astaldi. «È interessante constatare come l’unione e dunque la cooperazione di imprese italiane – ha concluso Astaldi – abbia aumentato la forza del sistema, permettendo di raggiungere traguardi di grande livello».
Lo Storstrom Bridge andrà a sostituire il vecchio ponte, costruito nel 1939 e non più in grado di sostenere gli attuali volumi di traffico. I lavori saranno ultimati nella seconda metà del 2022.