Grazie al riconoscimento d’immagine in-store, le aziende avranno una panoramica ancora più dettagliata e precisa dei loro punti vendita
BeMyEye, la piattaforma di mobile crowdsourcing che raccoglie dati in-store nel mondo del retail, ha acquisito Streetbee, il provider russo di data collection che si avvale di machine learning e riconoscimento d’immagine, per accrescere le proprie potenzialità. Insieme, i due leader del crowdsourcing lanciano “Perfect Shelf“: un nuovo servizio che utilizzerà il riconoscimento d’immagine per ridurre i costi delle aziende di beni di consumo che desiderino ottenere dati in-store “obiettivi e attuabili” (ad esempio, riguardo l’esatto posizionamento di un prodotto sullo scaffale di un negozio).
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BeMyEye: cos’è e cosa fa?
L’azienda, che ha sede nel Regno Unito e opera in 21 paesi (e dopo l’acquisizione, anche in Russia), fornisce informazioni dettagliate sulle principali metriche di vendita per l’ottimizzazione dell’execution in-store. Tra queste: il livello di disponibilitá dei prodotti a scaffale; lo spazio dedicato; i livelli di out of stock; il brand recommendation, e verifica la conformità dei piani aziendali concordati con distributori e insegne. Per fare tutto questo, si avvale di un pubblico di più di un milione di utenti (i cosiddetti “eyes”), il quale, in cambio di retribuzione, tramite il proprio smartphone, svolge una serie di compiti indicati da BeMyEye per conto di medie e grandi imprese europee. A queste ultime, perviene una panoramica completa e dettagliata sulla retail execution dei loro brand nei punti vendita.
Grazie alla tecnologia di “neural-network image recognition“, BeMyEye è anche in grado di analizzare i dati raccolti e confrontarli con i planogrammi (le strategie adottate per il posizionamento dei prodotti sugli scaffali).
Come si può diventare un “eye”?
Per entrare a far parte della community di “investigatori” retribuiti di BeMyEye, è sufficiente possedere uno smartphone con una buona fotocamera, oltre a un po’ di discrezione nello svolgimento dei compiti. L’app indica via via le missioni da portare a termine, come fotografare prodotti sugli scaffali dei negozi; segnalare prezzi; riferire su quanto consigliato dal personale di vendita. La stessa app guida l”investigatore”, dotandolo delle informazioni necessarie al completamento delle missioni. In media, l’utente porta a termine il compito in circa 10 minuti, ed é retribuito intorno ai 5 euro.
Perfect Shelf
Tramite il riconoscimento d’immagine, implementato con Streetbee, BeMyEye sarà in grado di offrire un servizio ancora più preciso e dettagliato, incrementando la raccolta dati ed accelerando il processo di elaborazione di questi.
“Perfect Shelf consente alle aziende di beni di consumo di adottare una strategia lean go-to-market, eliminando progressivamente gli sprechi e migliorando le prestazioni sul campo, in un momento di forti pressioni”, ha commentato Luca Pagano, CEO di BeMyEye.
La recente acquisizione non solo ha permesso al servizio di essere presente anche in Russia e nei paesi della CSI, ma anche di riunire sotto il tetto di BeMyEye l’intero team di Streetbee, composto da 50 persone. La fusione riguarda anche gli stessi fondatori, che si uniscono a BeMyEye in ruoli senior: Andrey Elisev come CMO; Kirill Nepomnyashchiy nel ruolo di VP Sales Russia e CIS; Vladimir Lyzo come head del nuovo reparto Image Recognition Development. La notizia arriva al termine di altre due recenti acquisizioni: Task360 nel 2017 e, nel 2016, il suo più grande ex competitor francese, LocalEyes.