Schermo da quasi 7 pollici, batteria capiente, prezzo interessante. Tre colorazioni, e un prezzo ancora da definire. Un best seller annunciato?
È la versione per l’Occidente di un telefono che fa parte della fascia media del mercato: il nuovo Redmi Note 9S di Xiaomi è di fatto il Redmi 9 Pro visto nelle scorse settimane sul mercato indiano, uno smartphone (una volta l’avremmo definito “phablet”) che offre un buon rapporto prezzo-prestazioni e che si rivolge a una categoria specifica di consumatori. Ovvero coloro i quali non sono interessati alla prestazione assoluta, ma cercano nel proprio cellulare un compromesso che consenta soprattutto di stare lontano a lungo dalla presa di corrente senza troppi patemi d’animo.
Design classico, con un tocco in più
Dal punto di vista estetico non ci sono rivoluzioni particolari per il Redmi Note 9S: il design è piuttosto sperimentato, con un frontale tutto schermo tranne un piccolo foro per la selfie-camera (6,67 pollici, risoluzione 2400×1080 con rapporto di forma 20:9), e un posteriore con 4 sensori disposti in un quadrato con una configurazione che ricorda quella del Mate 20 Pro di Huawei. Da sottolineare la decisione di Xiaomi di utilizzare vetro Gorilla Glass 5 per ogni elemento dello smartphone: il posteriore e il frontale sono realizzati con questo vetro speciale, a cui si aggiunge anche un’analoga protezione per le quattro fotocamere.
La configurazione delle fotocamere è anch’essa piuttosto sperimentata: sensore principale da 48 megapixel con una lente f/1,79, dunque una più che buona luminosità, abbinato a un ultra-wide da 8 megapixel e un macro da 5 megapixel. Il quartetto è completato da un sensore 2 megapixel, posto subito sotto il principale, utilizzato per sfruttare al meglio il bokeh artificiale e ottenere ritratti migliori. Anche qui niente di particolare da segnalare: Xiaomi ha puntato sul sicuro, ha costruito un pacchetto collaudato per offrire solide prestazioni da fascia media.
Più interessanti solo altri dettagli, che strizzano l’occhio proprio al tipo di clientela cui si rivolge questo Redmi Note 9S. Per esempio la presenza di un jack audio, che ormai è disponibile quasi solo nella fascia media del mercato, o la decisione di adottare un sensore per le impronte digitali integrato nel pulsante di accensione: si tratta, in quest’ultimo caso, della soluzione migliore visto che i sensori affogati nello schermo sono meno precisi e veloci di quelli tradizionali, e che la posizione scelta non va a guastare l’estetica del posteriore.
Sotto il cofano
Anche dal punto di vista della dotazione hardware, Xiaomi va sul sicuro: il Redmi Note 9S monta un processore Qualcomm Snapdragon 720G (2,3GHz, 8nm, GPU Adreno 618) che dovrebbe offrire prestazioni assolutamente adeguate anche a qualche sessione di gioco, unito a 4 o 6GB di RAM LPDDR4 e storage da 64 o 128 gigabyte. I benchmark ufficiali parlano di oltre il 40 per cento di performance in più rispetto alla generazione precedente di Snapdragon, ma quel che conta davvero è la possibilità di risparmiare preziosi watt nel consumo della batteria per aumentare l’autonomia complessiva.
Da questo punto di vista Xiaomi ha voluto scommettere su un accumulatore integrato da 5.020mAh: si tratta di un valore di tutto rispetto, anche alla luce di uno spessore senz’altro accettabile di 8,8mm (il peso però sfora i 200g), e che dovrebbe consentire a chiunque di arrivare a fine giornata (o anche oltre) senza particolari problemi. In più nella confezione è fornito un caricabatterie da 22,5W, compatibile con un sistema di ricarica rapida da 18W che dovrebbe accorciare significativamente i temi di attesa per riempire la batteria.
Quando arriva e quanto costa il Redmi Note 9S
Purtroppo non è ancora stata ufficializzata la data ufficiale di lancio del Redmi Note 9S sul mercato italiano: dovendo scommettere, una data buona potrebbe essere il 7 aprile – giorno in cui cade il decimo anniversario della fondazione dell’azienda – e neppure il prezzo ufficiale è stato comunicato. Anche qui, di nuovo, la cifra più probabile è tra i 200 e i 250 euro: da capire se da noi arriverà solo il modello da 6+128GB, più probabile, o se Xiaomi sceglierà di portare anche il taglio 4+64GB per attaccare la fascia sotto i 200 euro.
Tre le colorazioni disponibili: aurora blue, glacier white e interstellar grey.