Photon Path, oltre ai 10 mila euro vinti, avrà accesso alla finale internazionale di Madrid e competerà al Premio finale di 60 mila euro assieme ai vincitori di altri 9 Paesi
Si è conclusa la 6° edizione italiana degli everis Awards, premio promosso dalla Fondazione everis che ha visto trionfare il progetto della startup altamente innovativa PhotonPath. Centinaia le candidature per le aree: economia digitale, biotecnologia e salute, tecnologie industriali.
Dopo quasi 30 anni di crescita costante, le reti ottiche gestite dalle aziende si stanno avvicinando a un limite di capacità. Le reti sono sature, consumano molta energia e occupano molto spazio. I guasti di rete spesso compromettono la disponibilità dei servizi. PhotonPath offre una tecnologia che consente la miniaturizzazione e l’integrazione di migliaia di dispositivi ottici in un singolo chip. Questo approccio presenta numerosi vantaggi, tra cui la semplificazione dei processi di assemblaggio, la riduzione del consumo energetico, delle dimensioni e dei costi.
PhotonPath, oltre ai 10 mila euro vinti, avrà accesso alla finale internazionale di Madrid e competerà al Premio finale di 60 mila euro assieme ai vincitori di altri 9 Paesi.
La giuria
La giuria italiana degli everis Awards, composta da esponenti di rilievo del mondo accademico e imprenditoriale, si è riunita e ha selezionato la startup vincitrice della sesta edizione italiana del premio, organizzato dalla Fondazione everis, che garantisce l’accesso alla finale mondiale in cui competeranno le vincitrici di 10 Paesi. L’edizione di quest’anno si è contraddistinta per l’importante cambiamento positivo che i progetti selezionati potranno apportare alla società in cui viviamo.
La startup vincitrice: Photon Path
Il progetto premiato è PhotonPath, startup che sviluppa dispositivi riconfigurabili capaci di spingere la capacità, disponibilità e programmabilità delle reti ottiche di telecomunicazioni. La soluzione è un circuito fotonico integrato riconfigurabile che offre questa flessibilità. Con questo prodotto le reti ottiche possono diventare maggiormente resilienti ai guasti e possono essere programmabili.
Dopo quasi 30 anni di crescita costante, le reti ottiche gestite dalle aziende si stanno avvicinando a un limite di capacità: sono sature, consumano molta energia e occupano molto spazio e i guasti di rete spesso compromettono la disponibilità dei servizi.
PhotonPath offre come soluzione a questo problema una tecnologia che consente la miniaturizzazione e l’integrazione di migliaia di dispositivi ottici in un singolo chip. Questo approccio presenta numerosi vantaggi, tra cui la semplificazione dei processi di assemblaggio, la riduzione del consumo energetico, delle dimensioni e dei costi. Il monitoraggio e la riconfigurabilità della rete sono caratteristiche chiave in uno scenario operativo saturo di energia.
Le altre finaliste
GRYCLE: una macchina che trasforma i rifiuti indifferenziati in granuli di materia prima, separati automaticamente e pronti per il riuso. Grycle elimina la necessità di compiere la raccolta differenziata manualmente, riduce il volume dei rifiuti di oltre il 90% e li trasforma in materia prima seconda, riutilizzabile nei processi di trasformazione industriale. Grycle è dotata di un modulo d’intelligenza artificiale che le consente di imparare progressivamente a riconoscere nuovi materiali.
AIRCNC: Una piattaforma web B2B per fare sharing di ore di lavorazione macchina pensata per le MPMI metalmeccaniche, con un sistema di pagamento a tutela di qualità per il cliente e solvibilità per il fornitore, integrata ad una piattaforma di e-commerce per la vendita di stock di materia prima utilizzabile per lavorazioni meccaniche.
APPROXIMA: un innovativo approccio transcatetere per terapia tricuspide (TR) e della valvola mitrale. La startup sta sviluppando un dispositivo impiantabile minimamente invasivo e adatto a tutti i pazienti, compresi quelli a cui è stato rifiutato l’intervento.
MOOVE: è una nuova generazione di piste ciclabili, modulari e prefabbricate ottenute dal riciclo dei polimeri di plastica. Dotate di sensori, possono essere installate su qualsiasi sottostrato: un’idea green per sostanza e funzionalità, modulare e intelligente.
IUV: ha sviluppato un progetto di packaging innovativi, edibili e biodegradabili per il comparto Food&Beverage, in grado di sostituire gli imballaggi plastici. Il prodotto si basa su rivestimenti realizzati con componenti naturali in grado di prevenire la comparsa di muffe, lieviti e batteri, prolungando la shelf-life degli alimenti.