La tecnologia è uno strumento cruciale per il futuro delle persone affette da disabilità. Ma c’è bisogno dell’impegno di tutti, dalla politica alla società civile.
Tecnologia
Comprendere e osservare gli impatti sugli esseri umani e sulle società significa affrontare il secondo pezzo della nostra problematica frase: l’idea di “miglioramento”.
Il comune di Fidenza chiede a una start-up di Parma di individuare l’amianto nel suo territorio mediante i droni per rimuoverlo e riqualificare la città.
L’affermazione “la tecnologia migliora il futuro” è molto interessante. Ogni sua parola è, infatti, un rompicapo. In questo articolo in tre puntate si motiva il senso di questa frase problematica.
Un gruppo di ricercatori americani ha scoperto che hackerando i telefonini ogni smartphone può diventare un sensore antisismico.
Il dibattito sull’Intelligenza artificiale rischia di riprodurre dinamiche anti-tecnologiche. Il problema però non è la tecnologia ma quello che ne sappiamo.
Robot e esoscheletri saranno una rivoluzione nei prossimi anni per la medicina, il lavoro e lo sport. Ma fanno già parte del nostro presente, ad Amazon fanno i lavori pesanti e vengono da tempo impiegati in miniera.
I primi corridoi aerei dei droni cargo, in Africa e in Canada. L’industria dei droni commerciali e civili può creare 150mila posti di lavoro in Europa, entro il 2050, dice un report dell’Ue. E’ una nuova era per l’aviazione.
Non ci saranno prodotti Ford su queste pagine. Non troverete la prova di un’auto, per quanto connessa e integrata possa essere. Ma troverete lo stesso spirito che animava Henry Ford oltre 100 anni fa: creare innovazione e renderla accessibile al mondo.