Morgan Pope, della Stanford University, ha creato SCAMP, il drone spider, che potrebbe offrire un ottimo aiuto, ad esempio, in scenari di post-terremoto. Arrampicandosi sulle pareti aumenta considerevolmente la durata della batteria in un drone di così modeste dimensioni.
Tecnologia
Sono partite le attesissime consegne degli Oculus Rift. Ma la prima è stata fatta, in Alaska, dal founder in persona, Palmer Luckey. Una bella storia, raccontata su Facebook.
Esiste un video del 1999 in cui Steve Jobs, a New York, spiegò il funzionamento del WiFi con uno degli oggetti più amati dagli americani: l’hula hoop.
BioCarbon Engineering è una startup inglese che vuole usare i droni per combattere la deforestazione. Ha sviluppato un metodo semplice e preciso tramite cui sarà possibile piantare fino a 1 miliardo di alberi all’anno.
I big data non potranno prevedere gli attentati, ma saranno utili per contrastarli. La cyberguerra si combatte già, ma la crittografia non c’entra: l’Isis trova ancora nei kamikaze lo strumento più efficace
Google è pronto a scontrarsi con Facebook e Twitter nell’ambito delle trasmissioni in diretta via app. Su YouTube, secondo le ultime indiscrezioni, nascerà Connect, uno strumento che sfiderà Periscope e Facebook Live!
Liam è il robot della Apple che avrà un compito importantissimo: smontare i vecchi iPhone e riciclarne i pezzi. Rappresenta, una volta di più, l’impegno che l’azienda ha deciso di prendere nei confronti dell’ambiente.
L’Università di Rochester ha sviluppato un algoritmo in grado di riconoscere se un tweet è stato inviato da una persona sobria o ubriaca. Servendosi anche di una piattaforma di Amazon ha costruito una mappa con i dati raccolti nell’area di New York.
Una nuova tecnologia, sviluppata dall’Università di Stanford, permette di manipolare volti ed espressioni facciali partendo da un video. Il risultato è inquietante: da Trump a Obama, da Bush a Putin. Creare una bufala non è mai stato così facile.
Niente da fare neanche per i robot. Le radiazioni nella centrale di Fukushima, colpita da uno tsunami nel 2011, sono ancora troppo forti e hanno messo al tappeto l’intera squadra di bonificatori. Ora ci vorranno altri due anni per fare un altro tentativo.