Il MIT e Google hanno un’idea rivoluzionaria per reinventare gli spazi adibiti alle riunioni. Fatto di materiali malleabili e strutture semplici il nuovo ufficio calerà dall’alto e favorirà gli open space.
Tecnologia
Il CERN di Ginevra ha pubblicato un video per far conoscere al grande pubblico TIM, l’unità robotica che si muove per i 27 chilometri del tunnel più famoso del mondo. Un vero gioiello di tecnologia.
Xiaoice, chatbot cinese con più di 20 milioni di utenti registrati, si rifiuta di rispondere a domande storiche che riguardano i fatti di Piazza Tienanmen. Ma la censura gli impedisce di parlare anche di Trump, Xi Jinping e del Dalai Lama.
A Milano, il 2 dicembre, in anteprima esclusiva i Talk del TEDMED 2016, un pomeriggio di workshop e ospiti d’eccezione (Enrico Bertolino e il collettivo Lercio.it) per riflettere sugli scenari futuri di salute e medicina
Il giorno delle spese folli dopo la festa del Ringraziamento ha origini lontane: fino al 1869 era solo il crollo del mercato dell’oro. Poi è diventato la giornata del traffico impazzito di Philadelphia. Oggi è l’appuntamento che dà il via allo shopping natalizio
Dane Jarvis ha una grande passione per la musica e l’ingegneria. Suona il violino con la Prelude String Orchestra e ama la stampa 3D. Così si è costruito il suo strumento, verde e bianco, e ora vuole fare lo stesso per tanti altri giovani musicisti come lui. Un business che potrebbe attrarre anche le scuole.
Per molti il 2016 è l’anno dei chatbot. Così abbiamo deciso di guardare indietro e di ricostruire alcune tra le tappe più importanti della loro storia. Da Eliza fino a Messenger.
A Jena, in Germania, si può fare una vera passeggiata di luce. Grazie a moltissimi sensori, ai dati che vengono catturati, alla realtà aumentata. Ma soprattutto grazie alla volontà di dimenticarsi del mondo. Almeno per qualche minuto.
Google ha creato una piattaforma open source dove pubblicare articoli ed esercizi per comprendere al meglio cosa sia l’ntelligenza Artificiale. Benvenuti A. I. Experiments (e buon divertimento).
Alàn Aspuru-Guzik, con il suo team di ricercatori del MIT, sta lavorando al software che potrebbe cambiare radicalmente la ricerca farmacologica. Grazie all’introduzione dell’intelligenza artificiale e ai test “in silico”.