Due nuovi smartphone che allargano l’offerta e la spingono su prezzi sempre più bassi. Così l’azienda cinese disegna il suo futuro
Con il lancio di Nord 10 5G e Nord N100, OnePlus compie un passo molto significativo: non è più, ormai definitivamente, un marchio da uno smartphone all’anno, bensì si avvicina sempre di più agli altri marchi del settore. Ora l’offerta OnePlus è più ampia che mai, e spazia tra un top di gamma incarnato nel OnePlus 8 Pro e si allunga fino all’economico N100. Di mezzo ci sono altri terminali, ma il punto è soprattutto la possibilità di replicare quella che l’azienda cinese ritiene essere la sua principale peculiarità: l’esperienza complessiva che punta a offrire è analoga per intenzioni e obiettivi a quella di una manciata di altri marchi (per capirci parliamo di brand del calibro di Apple, Samsung, forse Huawei), provando a costruire sulla base dei risultati conseguiti fin qui in termini soprattutto di fiducia nella direzione intrapresa.
Il 5G più economico che c’è
Assegnare la palma di smartphone 5G più conveniente sul mercato è complesso, vista la natura liquida di offerte e dei listini dei produttori, ma il nuovo Nord N10 5G potrebbe essere tranquillamente a oggi il più economico smartphone 5G del momento. Costa appena 349 euro, nel design ricorda molto quanto abbiamo appena visto lanciato sotto forma di OnePlus 8T, ma la scheda tecnica è naturalmente molto diversa: processore Qualcomm Snapdragon 690, schermo LCD da 6,49 pollici con refresh 90Hz, fotocamera posteriore con sensore principale da 64 megapixel e ultrawide da 8 megapixel (e poi ci sono macro e b&w da 2 megapixel).
Sulla carta siamo un gradino sotto il primo e molto ben riuscito OnePlus Nord, con un prezzo solo leggermente più basso: vedremo cosa accadrà nel medio termine col prezzo su strada, ma si tratta di un prodotto comunque valido sempre sulla carta. La batteria è abbastanza capiente, 4.300mAh, e sfrutta la “vecchia” ricarica Warp da 30 watt: ha un solo difetto per gli affezionati del marchio, a ben guardare, ed è l’assenza dello storico cursore che permette di passare velocemente da suoneria a vibrazione o a silenzio totale. Dalla sua però ha 6GB di RAM e 128GB di storage, che sono un buon biglietto da visita per il futuro. Il pezzo forte è naturalmente l’interfaccia: come sugli altri OnePlus, la OxygenOS è il cuore di ciò che si può e non può fare con questo smartphone tra le mani,
Sempre più in alto, abbassando il prezzo
La scelta di lanciare un prodotto sotto la soglia psicologica dei 200 euro dice molto delle intenzioni di OnePlus: con un prodotto come il nuovo Nord N100 si può fare ciò che in gergo si chiama “volume”, ovvero vendere tanti esemplari dello stesso prodotto e far crescere in modo significativo la propria penetrazione sul mercato. Sulla carta non sembra neanche male come smartphone d’attacco: monta uno Snapdragon 460 con 4+64GB di memoria, e uno schermo davvero ampio da oltre 6,5 pollici che però ha una risoluzione solo HD+ (1600×720).
Anche per quanto riguarda le fotocamere si fa qualche compromesso in più: 13 megapixel la principale, una macro da 2 megapixel e un’altra stessa risoluzione di supporto alla messa a fuoco. Meno compromessi, decisamente, nella batteria da 5.000mAh: questo potrebbe fare tutta la differenza nel tipo di clientela a cui si rivolge OnePlus, anche in virtù del fatto che c’è pure il rarissimo jack audio da 3,5mm a bordo (ma quello c’è pure sull’N10). Come detto, in ogni caso, si tratta di un passo importante per OnePlus: vedremo come il pubblico accoglierà questa svolta, e quali prospettive si apriranno da qui in avanti. Di sicuro da oggi la OnePlus che conoscevamo, quella dei flagship killer, non esiste più.