Apple per prima trova un senso per la fotocamera su un tablet: con un LIDAR si può rendere il device il centro di un’esperienza immersiva. Speed-bump per il laptop e il PC desktop
Niente fanfara o conferenze stampa, solo un comunicato: tanto basta ad Apple per lanciare due novità (e mezza) sul mercato, andando a dare una rinfrescata alla sua offerta tablet, notebook superleggeri e pure per i PC da scrivania per quella che a Cupertino resta la fascia “entry-level” della sua offerta. Sono stati annunciati nuovi iPad Pro, un MacBook Air rinnovato e un refresh del Mac Mini, tutti subito disponibili sul mercato italiano: sarete costretti a ordinarli sul sito di Apple, però, visto che fino a nuovo ordine gli Apple Store restano chiusi per via dell’emergenza epidemia in corso.
Il nuovo iPad Pro
Non cambia l’estetica, ma cambia la sostanza: il nuovo iPad Pro è disponibile nei formati da 11 e da 12,9 pollici, monta un nuovo processore e soprattutto monta una nuova fotocamera posteriore composta da tre sensori. Proprio quest’ultima è forse il cambiamento più significativo: fino a oggi le fotocamere sui tablet sono state poco più che un accessorio, messo lì a far numero perché non poteva mancare. Fino a oggi: mutuando il design di iPhone 11, Apple ha deciso di abbinare a una fotocamera classica e a un grandangolo anche un sensore LIDAR, per sfruttare al meglio le funzioni di realtà aumentata.
Laser Imaging Detection and Ranging, con un acronimo: LIDAR. Si tratta di un sistema per tracciare in modo tridimensionale le informazioni sullo spazio ripreso dalla fotocamera tradizionale: in pratica un laser viene utilizzato per mappare l’ambiente, con una risoluzione molto elevata (quindi la capacità di tracciare i contorni pure di oggetti piccoli o con bordi complessi), così da poter creare la cornice nella quale inserire eventuali oggetti digitali virtuali per la realtà aumentata. Se Apple ha deciso di aggiungere questa funzionalità a bordo, significa che ritiene che i tempi sono maturi: c’è da scommettere che vedremo fiorire nel prossimo futuro un numero sempre maggiore di app AR sull’App Store.
Ci sono anche altre novità significative per il resto della scheda tecnica: un nuovo processore A12z Bionic, con una GPU rinnovata e una potenza ormai pari (se non addirittura superiore, in alcuni casi) a quella di un notebook di quelli ultra-portatili, di cui ormai iPad Pro è un diretto concorrente nella concezione di Cupertino. Ovviamente ci sono due versioni, quella con solo il WiFi e quella con modulo LTE (niente 5G, ancora), ma l’autonomia per entrambe è fissata a circa 10 ore lontano dalla presa. Per il resto il design è analogo a quello dell’iPad Pro dello scorso anno, di cui questa versione è una evoluzione con un po’ di pepe in più.
Molto più interessante la nuova tastiera-cover presentata da Apple in questa occasione: la nuova Magic Keyboard di 4a generazione per iPad Pro costa un po’, ma dispone di un trackpad (novità: ora iPadOS supporta i trackpad!) e i tasti sono retroilluminati. In più il tablet si aggancia magneticamente, c’è una cerniera che permette di regolare finemente l’inclinazione e l’altezza dello schermo quando si usa, rendendo l’esperienza d’uso sempre più vicina a quella di un laptop.
La qualità, si sa, si paga: 899 euro per il nuovo iPad Pro da 11 pollici in configurazione WiFi con 128GB di storage, ce ne vogliono 1.069 con lo stesso storage ma modulo LTE. A questo va sommato il costo della Apple Pencil, lo stilo per scrivere e disegnare a schermo, e la tastiera: quella magica di nuova concezione, flottante, arriverà a maggio e costerà 339 euro, il modello precedente invece ne costa solo 199. 1.119 euro per il modello da 12,9 pollici, ovviamente WiFi, 1.269 euro per la variante LTE (sempre con 128GB di storage, massimo disponibile 1TB): in questo caso la Magic Keyboard costa 399 euro.
I nuovi Mac: Air e Mini
Anche per il rinnovato MacBook Air valgono le stesse regole del nuovo iPad: design invariato, ma con l’aggiunta di un po’ di gusto in più per renderlo decisamente più appetibile della versione che sostituisce. In particolare si parla di una tastiera migliore e di un processore più veloce, quanto serve a rendere il più portatile dei portatili di Cupertino un prodotto davvero migliore.
In particolare lo stesso trattamento di cui ha già goduto il MacBook Pro da 16 pollici viene applicato alla tastiera del MacBook Air: la nuova Magic Keyboard è stata progettata e pensata per risolvere il problema della generazione precedente, impegolata con tasti bloccati a causa della polvere e dei detriti, e fin qui pare sia riuscita a svolgere il suo compito. Compito che pare quanto mai cruciale per un portatile, come l’Air, che è sempre in borsa o nello zaino per essere portato in giro tra riunioni e meeting, e che più del Pro è esposto al rischio di venire a contatto con briciole e quanto può impallare un tasto.
Altrettanto importante è l’introduzione dei processori Intel Core 10th gen, che offrono maggiore potenza – soprattutto nell’aspetto grafica – con consumi analoghi alla precedente versione: per gli appassionati di hardware, sarà importante sapere che parliamo di dual-core o quad-core con frequenza base di 1,1GHz e boost fino a 3,7GHz, con integrata la grafica Intel Iris Plus, RAM di tipo LPDDR4X e storage a stato solido fino a 2TB. Il display è un Retina da 13 pollici, risoluzione 2560×1600, anche questo migliorato dalla generazione precedente. I prezzi sono tutto sommato interessanti, visto lo speed-bump della scheda tecnica: si parte da 1.229 euro per il modello base, ce ne vogliono 1.529 per quello con processore quad-core i5 e 512GB di storage.
Ancora più conservativo il restauro del Mac Mini: nessun cambio di design, la novità più significativa è l’aumento dello spazio di archiviazione che ora parte da 256GB per il modello da 949 euro (Intel Core i3 quad‑core 8th gen a 3,6GHz, con 8GB di RAM), e passa a 512GB per il punto prezzo 1.299 euro (Intel Core i5 6‑core da 3,0GHz, Turbo fino a 4,1GHz). Il Mini ormai si rivolge a una clientela ben definita: dunque chi va in cerca di questo modello sa perfettamente come impiegarlo e come potenziarlo a meglio per le proprie esigenze.