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Massimo Morielli, digital lead di Accenture Italia, commenta i dati del nuovo studio rilasciato dall’azienda in occasione del Mobile World Congress. La chiave per il futuro è abbracciare il cambiamento
Non è la prima volta che succede, non sarà l’ultima: le rivoluzioni come quella che stiamo vivendo in questi anni, che hanno visto lo stravolgimento di interi mercati e industrie grazie all’avvento di nuove tecnologie, cambiano gli equilibri e possono destabilizzare anche modelli di business consolidati. Tuttavia non è impossibile prevedere o gestire il cambiamento: i segni che consentono di anticipare la disruption del proprio settore sono tutti facilmente identificabili. Anzi, il cambiamento è l’opportunità migliore per crescere e far crescere il proprio business.
Ne è convinta Accenture, che al Mobile World Congress 2018 di Barcellona ha presentato un nuovo studio intitolato proprio Disruptability Index. Frutto delle indagini svolte con 3.600 aziende di 82 paesi, accomunate da fatturato annuo superiore ai 100 milioni di dollari, fotografa fedelmente lo stato dell’industria nel suo complesso. E i numeri, neppure troppo sorprendenti, affermano che già oggi il 63 per cento degli intervistati affronta un cambiamento epocale del proprio modello che lo costringe a rivedere per intero il proprio assetto. Nello studio, inoltre, sono indicati in modo chiaro e sintetico anche gli aspetti cruciali di cui tener conto per il prosieguo: cavalcare il cambiamento per uscirne rafforzati.
Abbiamo discusso con Massimo Morielli, digital lead di Accenture Italia, i punti fondamentali del nuovo Disruptability Index: “La Disruption è un fenomeno continuo ed inevitabile, ma è anche possibile prevederla – ci ha detto – I Business Leader hanno bisogno di comprendere dove si posiziona la loro azienda nel panorama generale, così come di comprendere la velocità del cambiamento in atto. Più chiaramente percepiscono questi fattori e come stanno cambiando, meglio potranno anticipare e identificare le opportunità per creare valore dall’innovazione per il loro business e restare al passo con le novità”.
Morielli parla di “stato costante dell’innovazione”: non si tratta di accantonare il core business attuale, o limitarsi a sopravvivere. L’introduzione di processi ad alto tasso di digitale, così come la nascita di nuovi servizi completamente digitali, contribuiscono a rivitalizzare e rilanciare le prospettive dell’impresa. “La disruption è un’opportunità – chiosa Morielli – ma occorre non farsi trovare impreparati”.
Maggiori informazioni sul Disruptability Index sono disponibili sul sito di Accenture.