Il client di posta di Mozilla fa un salto alla release 68 e rinasce. La nuova versione prepara il terreno agli sviluppi futuri
Per un paio d’anni si è mosso in una sorta di limbo, ma i suoi utenti hanno atteso pazienti e la loro fiducia è stata ripagata: Thunderbird, il client di posta di Mozilla, torna a calcare le scene con una release che lo riporta se non al centro di un ecosistema assieme a Firefox almeno in una posizione non più negletta. La release 68 fa un salto in termini numerici rispetto alla precedente 60, così da riallineare il numero di versione con il browser di casa: ora l’app per gestire l’email assomiglia di più a quanto si è abituati a vedere in Chrome o in tutti gli altri software allo stato del’arte, con tanto di tema scuro che non può più mancare.
Scaricare per credere
Un dato su tutti va segnalato: non esiste, almeno per ora, un sistema di aggiornamento diretto da Thunderbird 60 a Thunderbird 68. Mozilla invita chi vuole provare la nuova versione a pazientare qualche settimana, il tempo di approntare l’update 68.1, o se non può resistere vada a scaricare il pacchetto di installazione: è cambiato tanto sotto il cofano, oltre che dal punto di vista estetico, e la nuova vita di Thunderbird inizia oggi anche grazie all’aggiornamento di alcuni componenti chiave che sono invisibili all’utente ma permettono di rendere il client un oggetto al passo coi tempi.
Gli altri cambiamenti più evidenti, oltre al numero di versione, sono una nuova impostazione del menu dell’app – ora assomiglia a quella di Firefox, che assomiglia a quella di Chrome – e l’intero pannello preferenze che ora si gestisce in una tab e non più in una finestra di dialogo separata. Mozilla ha aggiornato anche il sistema di gestione degli allegati, ora più immediato, che comprende anche la possibilità di allegare un file di grandi dimensioni caricato su WeTransfer. Migliorata la selezione di destinatari nei campi To/Cc/BCc, e ovviamente migliorato anche il tema scuro che così si adatta meglio alla moda dei desktop scuri che impazza da un paio d’anni.
In tema di colori, poi, ora si può formattare il testo di un’email con maggiore flessibilità cromatica: sembra un dettaglio, ma è un piccolo passo per Thunderbird e un grande passo per i suoi utenti che sono rimasti milioni nonostante tutto.
Dove sta andando Thunderbird
Dapprima scorporato, poi riaccolto in famiglia: a favore di Thunderbird hanno giocato senz’altro un paio di fattori tra cui un affetto notevole mostrato dai suoi fan, senza contare l’aumento delle donazioni dirette al progetto che hanno permesso di assumere un po’ di sviluppatori per tenere il software al passo coi tempi. Un client di posta non è un oggetto semplice da manutenere, non parliamo di evolverlo, anche visto che sempre più utenti preferiscono usare le interfacce web dei servizi per consultare la propria casella.
Per tornare in auge Thunderbird deve senz’altro risolvere una serie di questioni: la release 68 affronta per esempio la questione di estensioni e temi, che ora sono tutti rispondenti alla tecnologia WebExtension, ma ci sono tante altre piccole e grandi faccende che vanno affrontate per rendere le prestazioni all’altezza delle aspettative (la struttura pachidermica del software sta venendo affrontata per renderla più moderna e scattante) e gestire alcune funzioni moderne come le etichette che alcuni servizi (come Gmail) usano in modo massiccio.