Nintendo annuncia Mario Kart Tour, il primo titolo della fortunata serie nata nel 1992 su SNES a essere pensato per device
La notizia è di quelle in grado di fare tremare il mondo dei videogiochi: la famosa saga di Mario Kart arriverà su smartphone e tablet con Mario Kart Tour. Ma, meglio precisarlo subito così da evitare delusioni, per vederlo bisognerà attendere ancora un po’. La data di rilascio, infatti, è prevista per il mese di marzo 2019.
Ad annunciare l’esistenza del progetto la stessa Nintendo, con un tweet diramato quando in Italia era ancora notte fonda.
Al momento non disponiamo di informazioni ulteriori oltre al logo di gioco. Del resto, considerata la release, è ipotizzabile che il progetto sia ai propri albori.
The checkered flag has been raised and the finish line is near. A new mobile application is now in development: Mario Kart Tour! #MarioKartTour Releasing in the fiscal year ending in March 2019. pic.twitter.com/8GIyR7ZM4z
— Nintendo of America (@NintendoAmerica) February 1, 2018
Le gemme di Nintendo su altri sistemi, una storia che ha radici lontane
Chi segue da tempo le vicissitudini Casa di Kyoto sa benissimo che, per diverse decadi, i suoi vertici (prima rappresentati da Hiroshi Yamauchi, successivamente sa Satoru Iwata, prematuramente scomparso nell’estate del 2015) hanno sempre respinto con ostentazione l’idea di fare apparire le loro proprietà intellettuali su piattaforme diverse da quelle Nintendo. Solo la recente crisi economica provocata dalle scarse vendite di Wii U, la console che ha preceduto il fortunato Switch, ha spinto la compagnia a cambiare strategia commerciale.
Il primo titolo che Nintendo ha distribuito sui device portatili è stato il bizzarro Miitomo, incentrato sugli avatar che la software house nipponica ha presentato al mondo ai tempi di Wii, i Mii. Il software è stato accolto in modo piuttosto freddo e infatti cesserà i propri servizi on line il 9 maggio 2018, a due anni dal debutto su iOS e Android. Ha avuto un po’ più successo il platform Super Mario Run, distribuito negli store digitali qualche mese dopo. Se si escludono titoli vecchissimi come Mario is Missing e Mario’s Time Machine, la prima, vera, avventura dell’idraulico italoamericano su piattaforme non-Nintendo non ha però conquistato il grande pubblico come avevano messo in conto gli analisti della società.
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Nel marzo 2017, Tatsumi Kimishima, attuale presidente di Nintendo, intervistato dalla testata nipponica Nikkei Asian Review, ha laconicamente commentato: “Super Mario Run non ha rispettato le nostre aspettative“. Più recenti sono Fire Emblem Heroes e Animal Crossing Pocket Camp. Ben diversi, invece, i risultati di Pokémon Go, il titolo sviluppato da Niantic: la scaricatissima app ha superato il miliardo di dollari di microtransazioni interne, con una media di 32 dollari spesi per allenatore.
Mario Kart in versione smart?
Riguardo al venturo Mario Kart Tour, non si sa ancora nulla riguardo al gameplay. Finora Nintendo ha concesso le sue Ip scegliendo di volta in volta se stravolgerne le meccaniche di gioco o diluirle in modo importante. Per esempio, in Super Mario Run, il personaggio corre in automatico e l’utente può intervenire quasi esclusivamente sul salto. La differenza con i platform su console è dunque notevole. Pokémon Go non è lontanamente paragonabile all’impianto GdR dei titoli visti sugli handheld della Casa di Kyoto. Animal Crossing Pocket Camp e Fire Emblem Heroes, invece, sono un po’ più simili alle controparti originali, ma presentano un gameplay addolcito e snellito.
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Tale decisione è motivata sia dal fatto che i titoli per smartphone e tablet devono essere giocati su device che non prevedono tasti, sia dalla necessità di risparmiare risorse nel momento dello sviluppo, considerato che si tratta di titoli free-to-play. La strategia di Nintendo, comunque, è ovvia: offrire al vasto pubblico in possesso di smartphone e tablet degli stuzzichini, degli antipasti grazie ai quali scoprire la bontà della cucina dei cuochi giapponesi. Le portate principali, però, saranno servite altrove: su Switch. Dunque, in base a queste considerazioni, è lecito attendersi un Mario Kart diluito.
Una saga che non smette di tagliare traguardi importanti
Mario Kart Tour non rappresenterà il primo “fuori pista” della serie. Almeno in Giappone, infatti, la saga è sfrecciata più volte lontano dalle console Nintendo, con diversi coin-op (cabinati da sala giochi) sviluppati in cooperazione con terze parti (tra cui Namco Bandai).
La proprietà intellettuale, giunta recentemente all’ottavo capitolo (con due versioni disponibili su Wii U e su Switch cui ha collaborato il team texano di Retro Studios) è nata nel 1992 su SNES. Da allora, i bolidi guidati da Super Mario, suo fratello Luigi, il perfido Bowser, l’agguerrita Principessa Peach o dal goloso sauro Yoshi – tanto per citare i personaggi più amati – non hanno mai smesso di tagliare traguardi importanti, in termini di votazioni lusinghiere da parte della critica e di riscontro in termini di pubblico. Solo il primo capitolo, oggi disponibile sul Nintendo eShop di 3DS e Wii U, riuscì a vendere oltre dieci milioni di copie. L’arrivo di Mario Kart Tour su smartphone e tablet si profila insomma come un successo annunciato. Nintendo scalda i motori…