Per la prima volta al mondo un trapianto su un bambino è stato realizzato grazie al supporto della stampa 3D, aprendo la strada a nuove prospettive per i pazienti. E cambiando la vita alla piccola Lucy
Lucy ha tre anni compiuti da poco, capelli biondi e occhi azzurri. Sorride circondata dalla sua famiglia: nonostante la giovane età ha dovuto superare diversi ostacoli. E ora la sua è diventata una storia a lieto fine grazie alla stampa 3D, già precedentemente usata in complesse operazioni chirurgiche ma mai, fino ad ora, per un trapianto su un bambino da donatore adulto.
Lo scorso 24 novembre Lucy è stata sottoposta a un trapianto di rene, donato proprio dal suo papà Chris, che fortunatamente è risultato compatibile al 100%. Un’insufficienza cardiaca avvenuta ad appena quattro settimane dalla nascita le aveva danneggiato una parte di intestino ed entrambi i reni, che quindi hanno smesso di funzionare. Sarebbe stata costretta alla dialisi a vita se l’equipe medica della clinica specializzata Guy’s and St. Thomas’ di Londra non avesse deciso di intervenire utilizzando questa innovativa tecnica.
Modelli in 3D per minimizzare i rischi
Il caso era considerato problematico a causa delle condizioni di salute precedenti e degli interventi già subiti all’ intestino. “I medici ci hanno comunicato che la loro principale preoccupazione riguardava le condizioni di Lucy, a causa delle operazioni già affrontate” ha raccontato Chris Boucher. “Siccome era ancora molto piccola, ci hanno spiegato che avrebbero usato la stampa 3D per avere un quadro degli organi che fosse il più accurato possibile, in modo da controllare cosa sarebbe accaduto una volta inserito il mio rene. I chirurghi temevano le aderenze e le cicatrici interne.”
Il team ha così realizzato dei modelli dell’addome di Lucy e del rene di Chris, in modo da minimizzare i rischi.
«Quando ho visto per la prima volta i modelli, sono rimasto sbalordito dalla quantità di dettagli che contenevano» ha spiegato. «Mi hanno aiutato a capire cosa sarebbe avvenuto realmente e a tranquillizzarmi. È stato molto rassicurante sapere che i chirurghi potessero pianificare in modo così minuzioso e in anticipo l’operazione».
Anche la madre di Lucy, Clara, ha avuto la stessa impressione. «Considerando tutte le possibili complicazioni che avrebbero potuto esserci, è fantastico che sia andato tutto bene. È un enorme sollievo per noi. Il trapianto cambierà la sua vita».
La stampa 3D per i trapianti del futuro
I modelli, creati sulla base delle misure ottenute tramite tomografia computerizzata e risonanze magnetiche, sono stati prodotti con una plastica liquida e successivamente modellati con l’utilizzo di luci ultraviolette. In questo modo sono state mantenute densità e forma delle parti del corpo prese in esame.
La procedura ha permesso di verificare la fattibilità e fare le prove per ogni singolo passaggio del trapianto.
«Questo nuovo e straordinario uso della stampa 3D ci aiuta moltissimo a organizzare complessi interventi chirurgici, come i trapianti di rene nei bambini, e presenta vantaggi fondamentali, sia per i pazienti che per il team medico» ha dichiarato Pankai Chandak, trasplant registrar al Guy’s and St.Thomas’ NHS Foundation Trust. I benefici maggiori riguardano la sicurezza dei pazienti e le probabilità di riuscita di operazioni di questo tipo, che diventano così massime.
«È un vero onore essere stati i primi e Lucy sta superando brillantemente l’operazione». Papà Chris è davvero emozionato per i risultati ottenuti e per l’attenzione che hanno ricevuto. «È piena di energie e allegria, ha un incredibile appetito e non vede l’ora di imparare a nuotare insieme a suo fratello maggiore Daniel o di partire per una vacanza: cose che non ha mai potuto fare prima».