Una ricerca ha confermato che un drone è 16 minuti più veloce rispetto a un’ambulanza, aumentando la probabilità di sopravvivenza per le persone che hanno un arresto cardiaco
Il drone è un velivolo estremamente versatile, può essere utilizzato sia a livello militare che civile, con diverse funzioni. Ora potrebbe contribuire anche a salvare la vita delle persone che hanno subito un arresto cardiaco. Un recente studio ha dimostrato che un drone che trasporta un defibrillatore è in grado di arrivare 16 minuti prima rispetto ai servizi di emergenza, risparmiando tempo prezioso, che in questi casi è fondamentale.
La tempestività dell’intervento
Jacob Hollenberg, direttore del Centro di Scienza della Rianimazione presso il Karolinska Institute di Stoccolma, che ha condotto lo studio, ha spiegato: «L’arresto cardiaco è una delle principali cause di morte nel mondo occidentale. Ogni minuto che passa dal collasso alla rianimazione cardiopolmonare, o alla defibrillazione, le possibilità di sopravvivenza scendono del 10%. Ecco perché la sopravvivenza dopo 10-12 minuti è sostanzialmente pari a zero. Anche se si migliorasse il tempo delle ambulanze in questo tipo di situazioni, sarebbe comunque troppo tardi: oggi solo una persona su dieci sopravvive». Il drone di quasi 6 chilogrammi è stato sviluppato dall’Agenzia di Trasporti Svedese per portare un defibrillatore esterno automatico (DAE). Con una velocità massima di crociera di 75 chilometri orari, è stato inviato 18 volte da due piloti in luoghi dove erano avvenuti arresti cardiaci in un raggio di 10 chilometri dalla stazione di partenza.
Cinque minuti per l’arrivo di un drone
I risultati, pubblicati nel Journal of American Medical Association (JAMA), hanno confermato che il tempo medio dalla chiamata alla spedizione dell’ambulanza è stato di tre minuti, contro i tre secondi impiegati dal drone. Il tempo medio dalla spedizione all’arrivo del drone è di cinque minuti, rispetto ai 22 minuti per i servizi di emergenza classici. Il drone è arrivato più velocemente con una riduzione media del tempo di risposta di 16 minuti su una distanza media di volo di circa tre chilometri. Hollenberg spera che i droni con defibrillatori possano iniziare a operare in Svezia tra uno o due anni. Una prova su più larga scala sarà effettuata con un accordo con le autorità dell’aviazione. Hollenberg racconta di volersi focalizzare sullo studio dell’uso del drone per altre emergenze sanitarie, come le reazioni allergiche e gli incidenti stradali: «La velocità è tutto quando si tratta di salvare vite umane».