In collaborazione con |
Organizzati dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Il primo appuntamento con Roberta Cocco ed Elena Vasco
«Età ibrida significa che veniamo da qualcosa che conosciamo perfettamente e andiamo verso qualcos’altro che non conosciamo affatto». Così il curatore Paolo Iabichino ha introdotto i lavori del primo dei cinque appuntamenti de “L’Età ibrida: dialoghi per le imprese alla vigilia di una nuova era”, ciclo di incontri organizzato dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, tenutosi ieri a Palazzo Giureconsulti nel capoluogo lombardo. «Questi incontri – ha spiegato Iabichino – puntano a creare nuove sensibilità, costruendo ponti». Sullo sfondo del dibattito l’eredità del lockdown e della pandemia con cui anche il mondo dell’impresa deve fare i conti. «Ma il coronavirus non ha creato la nuova normalità: la nuova normalità è una sciocchezza. Prima non c’era niente di normale».
Età ibrida: sfide e opportunità
Nel corso del primo incontro de “L’Età ibrida: dialoghi per le imprese alla vigilia di una nuova era” sono intervenute anche Roberta Cocco, Assessora alla Trasformazione digitale e Servizi civici del Comune di Milano, ed Elena Vasco, Segretario Generale della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Il dialogo tra il mondo delle imprese e il pubblico resta prioritario per affrontare le sfide del futuro su economia e società. «Con lo choc della pandemia – ha spiegato Cocco – abbiamo dovuto reagire immediatamente. Milano è stata la prima grande città europea colpita e non abbiamo avuto molto tempo per reagire».
Tra i temi toccati durante l’incontro c’è anche quello della digitalizzazione come approccio culturale e abitudine. «Prima della pandemia avevamo fatto un lavoro importante sui certificati scaricati online: erano al 62%. Nei mesi del lockdown, senza mai interrompere i servizi, sono arrivati all’85%». Come per le startup, anche nel caso delle PMI è fondamentale accelerare sulla digital transformation. «Con l’iniziativa L’Età Ibrida – ha commentato Vasco – vogliamo proiettarci in maniera prospettica nel futuro e individuare i percorsi strategici per capire come l’innovazione digitale possa fornire risposte e soluzioni alle esigenze di una società in profonda trasformazione. Dai grandi choc possono nascere grandi opportunità».
Ispirare nuove abitudini
In ciascuno dei cinque appuntamenti organizzati dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi a Palazzo Giureconsulti viene dedicato uno spazio a una delle imprese associate. Ieri era presente Digital Attitude con il Head of Behavioral Design Angelo Larocca. Vincitrice del Premio Top of The PID 2019, l’azienda ha scelto di unire tecnologia e psicologia. «Il nostro compito è accompagnare ogni impresa in un percorso di avvicinamento al digitale – ha detto Larocca – il nostro servizio HI, Habit Inspiring, ha lo scopo di ispirare le abitudini migliori. Ecco perché ci approcciamo alla tecnologia dal punto di vista delle persone che poi dovranno utilizzarla tutti i giorni».
Nuove abitudini in una nuova era che, come ha spiegato Iabichino nel suo intervento conclusivo, testimonieranno l’esigenza di un nuovo modo di stare sul mercato per le imprese. «Prima della pandemia eravamo arrivati al colmo di quanto ci era consentito dal consumo. In questi giorni a Milano si celebra la Fashion Week e Armani ha già dichiarato che il futuro della moda è produrre meno. La sostenibilità oggi è il requisito fondamentale per stare sul mercato». È così che le aziende rientrano in un contesto più complesso, dove non basta la fredda tecnologia. «Serve l’ascolto vero: non si può più pensare al fare impresa senza ascoltare le comunità interne, i territori e, soprattutto, senza instaurare una dialettica vera».
I prossimi appuntamenti de “L’Età ibrida: dialoghi per le imprese alla vigilia di una nuova era” riprenderanno il 13 ottobre con l’economista Nicolò Andreula autore di #Phygital. Tra un mese, il 27 ottobre, interverrà Giulio Xhaet, autore di #Contaminati: Connessioni tra discipline, saperi e culture.