La Forest Green Rovers sarà anche la prima ad avere uno stadio ad emissioni zero. La struttura, quasi completamente in legno, verrà realizzata a Stroud, in Inghilterra. La firma per il nuovo stadio è quella dello studio Zaha Hadid Architects
Esiste al mondo una squadra di calcio interamente vegana. Il suo motto? “Andate in campo e mangiate l’erba”. Si chiama Forest Green Rovers e milita nella lega Conference (la quinta serie inglese). Ma questo non è il suo unico primato. Tra qualche mese infatti, sarà anche la prima ad avere uno stadio ad emissioni zero. Costruito quasi completamente in legno, verrà realizzato nella cittadina di Stroud. E porterà la (prestigiosa) firma dello studio Zaha Hadid Architects (ZHA), che ha già lavorato su progetti simili, come l’Aquatics Center, realizzato in occasione delle Olimpiadi di Londra 2012.
La struttura sportiva più “verde” al mondo
Lo studio ZHA ha visto la scomparsa della sua storica fondatrice il 31 marzo 2016. Proprio nello stesso mese in cui veniva pubblicato il bando per la progettazione dello stadio in legno dei Forrest Green Rovers. Un progetto fortemente voluto da Dale Vince, presidente del team e fondatore di Ecotricity, la principale società di fornitura di energia verde della Gran Bretagna. L’attuale stadio, infatti, è alimentato con pannelli solari, usa un sistema di raccolta dell’acqua piovana per irrigare e nessuna sostanza chimica. Ma il problema era quello di riuscire a ridurre al minimo le emissioni. Durante il ciclo di vita di uno stadio infatti, circa i tre quarti delle emissioni di carbonio derivano proprio dalle materie prime con cui quest’ultimo è costruito.
Ecco perché la scelta è caduta sul legno.
Un materiale naturale e a ridotto contenuto di carbonio. «Ci spingeremo più oltre di chiunque altro – ha dichiarato il presidente – questo sarà lo stadio di calcio più verde al mondo».
Il progetto del nuovo stadio
«Una combinazione tra le ultime ricerche su materiali e tecniche costruttive e un nuovo approccio alla progettazione». Le parole di Jim Heverin, direttore di Zaha Hadid Architects, fotografano bene le scelte fatte in fase di stesura del progetto. Per tutti gli elementi che in passato venivano realizzati in acciaio o calcestruzzo, stavolta verrà usato il legno. Dalla struttura portante alle travi a sbalzo della copertura, dalla facciata ventilata alle tribune. La copertura invece, sarà costituita da una membrana trasparente in grado di minimizzare l’impatto paesaggistico del nuovo stadio. Tale elemento inoltre, eviterà che tifosi e giocatori possano essere colpiti da un’ombra troppo marcata e permetterà all’erba del campo di crescere in maniera omogenea. Il nuovo stadio avrà una capienza di 5 mila spettatori, ampliabile a 10 mila senza ulteriori costi di costruzione. Le tribune sono state realizzate in modo che ogni spettatore possa godere della migliore visuale possibile dell’area di gioco e per rendere l’atmosfera dello stadio sempre calda e accogliente.
Un ecoparco accessibile a tutti
Quello dello stadio è un progetto ambizioso. Prevede infatti anche la costruzione di un ecoparco di cento acri (promosso da Ecotricity) e una riserva naturale. Più di 400 mila metri quadrati di verde che dovranno ospitare strutture sportive all’avanguardia (accessibili al pubblico), un centro di ricerca scientifica per lo sport e anche una “zona d’affari”, con uffici e spazi per la piccola industria. Tutto costruito seguendo le tecnologie e i criteri progettuali della bioarchitettura. Un investimento da circa cento milioni di sterline che mira a creare una nuova casa per i Green Rovers (il cuore del complesso) ma anche uno spazio per la comunità. Uno spazio da vivere non solo la domenica, ma 365 giorni all’anno. Quando si dice “pubblica utilità”.