L’obiettivo è garantire la privacy e la sicurezza di alcune informazioni particolarmente delicate, come altitudine, velocità indicata e direzione
La sicurezza dei dati aerei passa anche dalla blockchain: a dirlo è la stessa NASA, l’agenzia aeronautica e spaziale americana. La considerazione arriva a seguito di una decisione dalla Federal Aviation Administration (FAA): a partire dal 1 gennaio 2020, gli Stati Uniti si dovranno dotare di un nuovo sistema di sorveglianza – Automatic Dependent Surveillance Broadcast (ADS-B) – che trasmetterà pubblicamente l’identità, la posizione e altre informazioni degli aerei. Una novità normativa che ha sollevato preoccupazioni di sicurezza tra le parti interessate, come ha fatto notare Ronald Reisman, ingegnere aeronautico della NASA, spiegando che il sistema ADS-B “non include disposizioni per mantenere le stesse opzioni sulla privacy degli aeromobili, né riguarda il potenziale di spoofing, denial of service e altri fattori di rischio ben documentati”. La soluzione, a suo avviso, potrebbe arrivare dalle reti blockchain e dei contratti intelligenti.
Secondo Reisman le compagnie aeree civili preferirebbero mantenere alcuni dati privati, ad esempio per contrastare operazioni di spionaggio aziendale. I dati sul traffico aereo degli aeromobili militari, invece, sono definiti dal Dipartimento della Difesa americano come “informazioni che, se divulgate, rivelerebbero vulnerabilità nell’infrastruttura critica dell’apparato difensivo americano e, se sfruttate, comporterebbero probabilmente interruzioni, distruzione o danni significativi a proprietà o strutture”.
Considerando la sensibilità dei dati relativi al traffico aereo, le esigenze militari di riservatezza “rimarranno probabilmente decisive nella loro adozione e utilizzo di ADS-B”, conclude Reisman.
Aviation Blockchain Infrastracture
Per affrontare questi e altri problemi, il ricercatore ha presentato un modello sulla carta, denominato Aviation Blockchain Infrastructure (ABI), basato su Hyperledger Fabric e contratti intelligenti, che consente il controllo di quei dati che vengono condivisi pubblicamente o privatamente con entità autorizzate. Ad esempio, le “informazioni sullo stato” dell’aereo, come l’altitudine, la velocità indicata o la direzione, potrebbero essere tenute sicure tramite un canale privato, mentre le informazioni sul piano di volo, come il tipo di aeromobile, l’origine, la destinazione, l’itinerario archiviato, possono essere pubblicate su un canale pubblico per l’accesso ai membri abilitati.
“Proponiamo di utilizzare un framework blockchain per consentire ai sistemi ADS-B di soddisfare o superare gli stessi livelli di privacy e sicurezza attualmente forniti dai sistemi radar nel NAS [National Airspace System]” aggiunge Reisman.
Non è la prima volta che la NASA propone di esplorare blockchain alla ricerca di miglioramenti tecnologici. A febbraio, l’agenzia ha concesso 330 mila dollari a un professore dell’Università di Akron, per sostenere la ricerca sulla tecnologia blockchain ethereum, al fine di rilevare automaticamente detriti galleggianti.