In Olanda si usano le aquile per combattere i droni non autorizzati. I rapaci vengono addestrati per catturare i veicoli e portarli in zone sicure.
In Olanda i poliziotti addestrano le aquile per intercettare e catturare i droni non autorizzati. Per dimostrare l’efficacia di questo “corpo speciale” è stato pubblicato un video dove un rapace, durante la simulazione di una situazione di pericolo, individua il veicolo e lo abbatte senza difficoltà. Ovviamente parliamo di droni di dimensione contenute che non costituiscono un pericolo per l’animale.
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Una preda artificiale
Gli animali sono spinti dal loro istinto a catturare le prede più deboli e accessibili. Come i droni. O almeno questo è quello che viene insegnato loro durante sessioni specifiche di allenamento e riconoscimento. La forza di un’aquila, del resto, è tale da rimuovere questi tipi di veicoli in maniera pressoché sicura. Il loro compito, infatti, non è quello di colpire il drone e farlo precipitare ma quello di catturarlo e depositarlo in un luogo prestabilito.
Le autorità olandesi hanno acquistato quattro aquile di mare testabianca (Haliaeetus leucocephalus). Tutte femmine, particolarmente giovani. Il motivo è semplice: sono più grandi dei maschi e hanno la capacità di afferrare meglio oggetti con quelle caratteristiche. Nel frattempo, data la giovane età degli esemplari, vengono realizzati esperimenti con un’azienda locale che addestra rapaci. Ad un centinaio di agenti, infine, verrà insegnato il modo corretto per gestire le aquile che, nel 2017, verranno distribuite alle forze di polizia di tutto il paese.
Rendere il cielo più sicuro
Perché è così importante avere una soluzione efficace contro i droni? Ci sono casi in cui i mezzi non autorizzati a volare, per motivi di sicurezza, possono essere davvero dannosi. Pensate a ospedali, aeroporti o zone militari. O altre occasioni in cui si viola la privacy delle persone o la loro incolumità. Mark Wiebe, innovation manager presso il Dutch National Police ha raccontato uno dei tanti eventi che, nei Paesi bassi, hanno portato all’intensificazione di questi sforzi: «C’è stato un caso in cui un aereo ambulanza ha cercato di atterrare, ma non ha potuto farlo perché qualcuno stava facendo volare un drone». Ora, grazie alle aquile, potrebbe non accadere più.