La statunitense Slightly Robot ha sviluppato il braccialetto che ci salva dall’impulso di toccarci il viso
Ormai ce lo sentiamo ripetere da settimane: tra le diverse cose, per evitare il contagio da Covid-19 dobbiamo evitare di toccarci gli occhi, il naso e la bocca. E anche se sembra un consiglio semplice da seguire, evidentemente, non è proprio così; basti pensare che, in media, le persone si toccano il viso 23 volte all’ora. Se va bene.
Ma ecco che a salvarci arriva la tecnologia di ultima generazione. La startup statunitense Slightly Robot ha sviluppato, infatti, un particolare braccialetto che vibra quando l’utente che lo indossa porta le mani vicino al viso, occupato dal tenere a bada pensieri e preoccupazioni. Niente di nuovo, in realtà, per l’azienda tecnologia di Seattle.
Tecnologia anti Covid a portata di polso
Slightly Robot ha iniziato a produrre cinturini nel 2015 con l’obiettivo di aiutare le persone con disturbi comportamentali ripetitivi come mangiarsi ripetutamente le unghie. Con l’avanzare del Covid-19, i tre fondatori hanno subito captato come il loro dispositivo potesse essere altrettanto utile nel prevenire la diffusione dei germi. La gente deve resistere all’impulso di mettersi le mani in faccia, no? Bene, possiamo fare qualcosa. I tre sono passati dalla teoria alla pratica in soli sette giorni adattando il braccialetto indossabile e facendolo diventare Immutouch.
Il cinturino emette una vibrazione quando chi lo porta avvicina la propria mano agli occhi, al naso o alla bocca aiutandolo, così, a controllare l’impulso. Il segreto? L’algoritmo personalizzabile capace di tracciare la posizione della mano dell’utente e avvisarlo istantaneamente quando sta per compiere gesti pericolosi; il tutto grazie ad un gravimetro nella banda, ovvero, uno strumento di misura per la valutazione dell’accelerazione di gravità che rileva il movimento della mano 10 volte al secondo.
È un’app -complementare e gratuita per qualsiasi utente- a guidare la persona in una configurazione nella quale potrà eseguire una serie di attente calibrazioni su cui si baserà, poi, il funzionamento del dispositivo stesso. La stessa app permetterà anche di tenere traccia dei progressi fatti.
La banda è prodotta in un tessuto resistente all’acqua e -tra l’altro- regolabile, mentre, la durata della batteria è di 24 ore. Una funzionalità interessante è quella che offre agli utenti la possibilità di mettere in pausa le vibrazioni per evitare di fare rumore in ambienti silenziosi. Può essere indossato sulla mano dominante con la quale si hanno maggiori probabilità di toccare il viso o prenderne due, uno per ciascun braccio e massimizzare, così, l’effetto deterrente.
L’idea è partita da uno dei fondatori
“Viviamo tutti a Seattle e vediamo le nostre comunità reagire a questo scoppio con profonda preoccupazione e paura”, ha dichiarato Justin Ith. ”Mio padre, inoltre, ha una malattia autoimmune che gli richiede di assumere farmaci immunosoppressori”. Da qui la preoccupazione e il coinvolgimento immediato.
“Un problema delle dimensioni di quelle del Covid-19 richiede che tutti facciano la propria parte, grande o piccola“, ha affermato Matthew Toles, altro co-fondatore di Slightly Robot. “Sentivamo che era nostro dovere almeno provarci”. “Focolai come questo ci ricordano come ognuno di noi influenza individualmente la comunità e ha la propria responsabilità”.
A differenza di tante altre startup, Slightly Robot è stata finanziata attraverso una piccola sovvenzione dell’Università di Washington nel 2016 ed è ancora così. La società mira ad essere trasparente nel finanziamento e nello sviluppo dei braccialetti e a tal fine, ha deciso di condividere sul proprio sito informazioni su materiali utilizzati nella produzione e costi operativi. “Non stiamo cercando di fare soldi con questo. Stiamo vendendo ogni unità quasi al costo di produzione, tenendo conto del costo dei materiali, della fabbricazione, dell’assemblaggio e della movimentazione”, sottolinea Justin Ith.
E il braccialetto, secondo gli studiosi, ha ampie potenzialità
I ricercatori dell’Università del Michigan stanno studiando come i dispositivi di allarme indossabili possano dissuadere chi soffre di altre problematiche e hanno scoperto che le vibrazioni riducono realmente l’impulso sia a lungo che a breve termine. Per la startup statunitense sembra tutto remare dalla parte giusta.
La sana routine che si costruirà nel tempo è semplicemente la conseguenza di una risposta che il soggetto dà alla presentazione di uno stimolo condizionante. In altre parole, si tratta di riflesso condizionato o riflesso pavloviano dal nome dello scienziato russo Ivan Pavlov. Ogni volta che tocchi il viso, Immutouch vibra, rendendoti consapevole di un comportamento altrimenti inconscio che ti aiuterà a non toccarti più passivamente il viso. L’obiettivo del braccialetto è proprio questo: sviluppare una risposta condizionata in base alla quale, quando hai l’impulso di metterti le mani in faccia, il tuo cervello interiorizza il feedback negativo della vibrazione, allenandoti a sconfiggere il desiderio di stropicciarti gli occhi, metterti le mani in bocca e quant’altro.
Niente male, no? Per il resto, i braccialetti Immutouch sono già in vendita per 50 dollari ciascuno e pronti per la spedizione immediata.
Ora, forse, dovremmo aspettarci che i produttori di smartwatch come Apple inizino a sviluppare app simili per consentire agli utenti di allenarsi nel cambiare le proprie abitudini errate -Covid o non Covid- utilizzando hardware che già possiedono. Ma fino ad allora, i produttori di Immutouch sperano nel successo del braccialetto per poter “ridurre il prezzo e renderlo più accessibile“.
Riepilogando, cerchiamo teniamo sempre presente due cose: se da un lato possiamo ritenerci fortunati ad avere la tecnologia dalla nostra parte, dobbiamo anche considerare che è comunque e sempre nostra responsabilità prendere le giuste misure cautelative. D’altronde, per quanto bella, la tecnologia ha pur sempre i suoi limiti: il braccialetto, infatti, non funziona mentre sei sdraiato. Occhio, quindi, a non sentirsi troppo tranquilli o, come in questo caso, ad abbandonarsi con la scusa di avere un futuristico aggeggio che ti salva. A salvarci, d’altronde, possiamo essere solo noi.