L’azienda fondata nel 2011 da Ashwin Pushpala lavora a uno strumento simile a quello usato dai diabetici per controllare il glucosio nel sangue. Potrebbe aiutare anche chi è in salute a monitorare le caratteristiche degli alimenti che assume, anche i più insospettabili
Lo zucchero è dove meno te l’aspetti. Nelle barrette di cereali, nelle salse che metti sull’insalata, nello yogurt. Anche cibi che in apparenza sembrano innocui contengono carboidrati che mettono a rischio la linea e non solo. È per questo che in Silicon Valley un gruppo di aziende ha deciso di concentrarsi sullo sviluppo di uno strumento che riesca a tenere sotto controllo glli alimenti che assumiamo e a rivelare dove si nascondono gli zuccheri. Il tool in questione (CGM continous glucose monitor) è anche in grado di suggerire dei metodi per bilanciare l’assunzione di carboidrati con proteine e grassi.
L’idea della startup californiana Sano
Tra le aziende impegnate in questo progetto c’è la startup californiana Sano che ha allo studio uno strumento per tenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue ed evidenziare i cibi che hanno un effetto più benefico sul metabolismo di ogni individuo. Al momento osservazioni del genere vengono fatte solo da chi soffre di patologie come il diabete, ma potrebbero tornare molto utili anche a chi è in salute e vuole solo controllare gli zuccheri che assume.
Tenere sotto controllo gli zuccheri
Ashwin Pushpala, founder della startup Sano, ha raccontato a Business Insider le caratteristiche del tool che stanno elaborando: si tratta di un rilevatore simile a quello usato dai diabetici nel quale, però, l’ago è stato sostituito da 400 microaghi che non provocano dolore.
Le informazioni raccolte vengono poi inviate a uno smartwatch o a uno smartphone in modo che la persona possa avere in tempo reale un’idea di cosa sta mangiando.
Guardare al cibo diversamente
Secondo il ricercatore dell’università di Boston Edward Damiano questo tool aiuterà le persone a tenere sostanzialmente stabile la composizione del sangue che non ha bisogno di grossi sconvolgimenti: «Le persone cominceranno a guardare al cibo diversamente», ha detto. Sotto accusa ovviamente ci sono soprattutto riso e pane, ma anche alcuni prodotti delle principali catene di fast food, nei quali il quantitativo di zucchero supera di molto il massimo giornaliero consigliato, e l’alcol.
Fitbit investe in Sono
Intanto la startup Sono ha incassato un importante risultato dal punto di vista economico il 5 febbraio: l’azienda Fitbit ha deciso di investire 6 milioni di dollari nella startup allo scopo di allargare il range di dispositivi della sua produzione tutta orientata a migliorare il benessere dei suoi clienti.