Acquisizioni e un nuovo laboratorio per Uber, la piattaforma leader nel mondo per i servizi di car sharing, al lavoro sull’intelligenza artificiale
Uber è al lavoro per realizzare la sua visione: far eseguire alla sua flotta di veicoli manovre complesse, trasportando passeggeri, senza l’aiuto di un guidatore. Per farlo, le auto avranno bisogno dell’intelligenza artificiale. A capo del team di ricerca del progetto, annunciato il 5 dicembre come riporta il New York Times, ci sono Gary Marcus e Zoubin Ghahramani. L’obiettivo è rendere le auto intelligenti e risolvere le sfide tecnologiche sul cammino grazie al machine learning.
Un approccio innovativo all’intelligenza artificiale
I due ricercatori erano a capo della startup Geometric Intelligence, acquisita da Uber per implementare il progetto A.I.. La particolarità di quest’azienda è l’approccio multidisciplinare al campo dell’intelligenza artificiale, rarità nelle imprese impegnate nel settore. L’intero team, composto da 15 persone, sarà assorbito da Uber. L’approccio innovativo di Geometric Intelligence parte da un capovolgimento di prospettiva: invece di istruire le macchine con un ammasso di dati, cosa succederebbe se i computer fossero in grado di apprendere come gli umani, estrapolando un sistema di regole da alcuni o anche solo un singolo esempio? La domanda è stata applicata anche da team di ricerca presso il MIT, la New York University e University of Toronto. In alcuni esperimenti si è avuto un sorpasso dell’intelligenza artificiale rispetto alle capacità umane.
Uber A.I. Labs
Grazie a questa acquisizione e al progetto nasce l’Uber’s A.I. Labs, l’ultimo dei laboratori dedicati all’intelligenza artificiale della Silicon Valley. I big player del settore come Google e Facebook stanno investendo molto in quest’ambito, sviluppando software per il riconoscimento vocale, assistenti vocali nonché tecnologie per auto in grado di guidarsi da sole. “Ogni grande compagnia sa quanto è importante l’intelligenza artificiale”, spiega Marcus nell’intervista al New York Times. “Data la quantità di informazioni su cui si opera, anche il più piccolo problema di efficienza può creare enormi cambiamenti nelle aziende, specie in termini di profitti”.
Con quest’ultima acquisizione Uber, valutata ormai circa 70 miliardi di dollari, spera di riconvertire i dati raccolti attraverso le corse della sua flotta per fare progressi nel campo delle auto senza guidatore. Sfruttando il metodo innovativo di Geometric Intelligence, Uber spera di riuscire a sfruttare gli sviluppi dell’Intelligenza Artificiale per combattere frodi, estrarre informazioni dalle strade e aumentare le capacità di mappatura. Jeff Holden, chief product officer di Uber, ha dichiarato che l’A.I. Labs e l’Uber’s Advanced Technologies Center lavoreranno insieme nel campo delle self-driving car. “Ci vorrà molto tempo prima che un’auto che si guida da sola sia capace di fare tutti i tragitti che Uber fa ogni singolo giorno”, ha dichiarato Holden. “Ma la risposta a questa sfida sta nell’intelligenza artificiale”.