Stasera l’annuncio dei nuovi dispositivi. Ci saranno tante fotocamere e tanti schermi senza notch. Ma ci sarà anche il Galaxy flessibile?
Tutto è pronto per il lancio della decima versione del più iconico e storico smartphone di casa Samsung: il Galaxy S10 quest’anno si farà addirittura in tre, e proporrà agli utenti una scelta più ampia con molte caratteristiche che abbiamo iniziato a vedere sui terminali di fascia alta di alcuni concorrenti. Come lo schermo a tutta altezza, senza tacca, con un piccolo foro per la fotocamera anteriore. O il lettore di impronte digitali integrato nello schermo. Il tutto in vendita tra pochi giorni, a ridosso della fine del Mobile World Congress. La conferenza di lancio partirà questa sera, quando saranno le 19:30 circa qui in Italia.
Galaxy S, 10 anni dopo
Nessuno era davvero pronto all’avvento degli smartphone: Apple riuscì a prendere tutti in contropiede all’epoca, e da allora è partita la rincorsa per cercare di tenere testa allo strapotere di Cupertino. Strapotere che nei fatti si è esaurito da qualche anno, visto che iPhone resta un best seller ma i suoi numeri sono nel complesso inferiori al mercato Android: un mercato che ha visto affermarsi nomi vecchi e nuovi, come Samsung e Huawei, e che oggi vede proprio nei concorrenti asiatici i più agguerriti contendenti al trono.
Quest’anno Samsung è chiamata a una prova importante: deve riuscire a ribadire la propria supremazia tecnica, sia sul piano hardware che software, a dispetto dei numeri che la vedono sempre più vicina nelle vendite a Huawei. E da quest’ultima saranno mutuati un paio di accorgimenti che abbiamo già visto all’opera altrove: come il reverse charging wireless, la ricarica di un secondo dispositivo semplicemente appoggiandolo sul retro del Galaxy S10 (come sul Mate 20 Pro). O come lo schermo Infinity-O, quello che sull’Honor View 20 si chiama All-View, che ricopre l’intero frontale fatta eccezione per una piccola fessura dedicata alla fotocamera.
Ci saranno un paio di particolari che potranno fare la differenza. Come il lettore di impronte ultrasonico integrato nel display, che dovrebbe essere decisamente più preciso e veloce di quanto non siano quelli visti sui terminali Huawei e Oneplus. E poi c’è un altro dettaglio non da poco: in un mondo in cui tutti fanno a meno del jack audio, Samsung sceglie di mantenerlo e anzi lo piazza lì in bella mostra accanto al connettore USB-C su tutti i Galaxy.
Quello che sappiamo del Galaxy S10
Tre modelli in arrivo: Galaxy S10e, Galaxy S10 e Galaxy S10+. Il primo sarà il più economico, con uno schermo da 5,8 pollici senza bordi curvi e tre fotocamere totali (1 frontale, 2 posteriori): sarà un vero e proprio modello “light”, una porta d’accesso alla gamma Galaxy S con un processore potente identico ai fratelli maggiori (Exynos 9820), ma meno RAM (6 gigabyte, contro 8 e 12 dei modelli superiori) e una batteria meno capiente. Stessa nuova interfaccia per tutti, comunque: si chiama OneUI, ha debuttato con Android 9 sulla generazione precedente ed è più lineare ed essenziale di quanto le interfacce di Samsung non siano mai state.
Le vere ammiraglie saranno Galaxy S10 e S10+: come di consueto il plus sarà quello col maxischermo con bordi curvi, con tre fotocamere posteriori, con il lettore di impronte ultrasonico nel display, con la doppia fotocamera anteriore. Insomma il vero pezzo grosso di casa: quello che più di tutti, anche grazie a una batteria da 4.100mAh, dovrebbe incarnare le performance ideali secondo Samsung. Più equilibrato l’S10: qui lo schermo non è da 6,4 ma da 6,1 pollici (comunque enorme rispetto a qualche anno fa), la batteria avrà una capienza inferiore, la fotocamera frontale una soltanto.
In serata dovremmo avere notizie anche di altre 3 novità. Ovvero dei nuovo auricolari wireless, di una versione 5G del Galaxy S10 e del Galaxy con display flessibile. I primi (Galaxy Buds sembra il nome scelto) faranno senz’altro il loro debutto stasera, per finire probabilmente in vendita assieme ai terminali all’inizio di marzo. Gli altri due saranno invece oggetto di release future: il 5G per ora resta un annuncio, da noi difficilmente si vedrà in funzione prima di altri 12 mesi, e i display flessibili sono affascinanti ma costosi. Questione di piazzare anche qui la bandierina del primato, comunque: vedremo a partire dalle 19:30 cosa davvero ha in serbo per noi l’azienda di Seoul.