Il marchio Huawei non sfugge alla moda del momento. Piazzando un processore da ammiraglia in un terminale che costa appena più di 300 euro
Preparatevi, perché d’ora in avanti non si scherza più. Il nuovo Honor Play si unisce a una tendenza che ha visto nell’ultima settimana già un annuncio analogo: quello dei prodotti di fascia media per prezzo, ma con scheda tecnica da ammiraglia. Con una vocazione gaming, che fa tendenza. Lo ha fatto Xiaomi con il Pocophone F1, e ora Huawei replica con Honor Play. Certo c’è da fare qualche compromesso: ma come ci si può lamentare con questi prezzi?
Un phablet per giocatori
6,3 pollici di diagonale, risoluzione FHD+: non c’è la tecnologia AMOLED, come sui più attrezzati P20 Pro e Mate 10, ma resta comunque un bel pannello quello montato dall’Honor Play. Lo stesso si può dire del processore, che è il collaudato Kirin 970: parliamo di un SoC con le carte in regola per garantire performance di livello a chi con lo smartphone ci gioca.
Uno dei compromessi da fare riguarda la RAM: ce ne sono “solo” 4 gigabyte su questo Play. Non sono pochi, ma ormai ci sembrano non bastare mai. Lo storage parte da 64GB ed è espandibile. Un altro compromesso riguarda la connettività: niente 4G+, solo 4G standard, fattore che potrebbe far storcere il naso a qualcuno ma, ehi!, stiamo sempre parlando di un terminale di fascia media. Quello che è meno comprensibile è perché non sia stato adottato l’audio stereo come su altri prodotti del marchio: avrebbe fatto piacere, sebbene l’altoparlante di sistema sia comunque di buon livello.
Tre colorazioni: nero, blu e rosa (o viola, come la definisce Honor)
Anche la fotocamera posteriore è diversa da quella dei fratelli maggiori: 16+2 megapixel con lente f/2,2, abbastanza per tutti gli usi (ma questo Honor Play non è senz’altro un camera-phone). La fotocamera frontale è da 16 megapixel. Niente certificazione IP per questo smartphone: quindi occhio a acqua e polvere. Ma c’è l’NFC.
Tre+due le colorazioni. Di base ci sono grafite, blu e rosa: ma le due edizioni limitate Player Edition rossa e nera, con serigrafia sul retro di metallo, sono di sicuro appeal per i più giovani.
Notch e GPU Turbo
Poteva Honor Play sfuggire alla moda del notch? Naturalmente no, e quello di questo schermo non è tra i più ridotti in circolazione. Certo su 6,3 pollici non infastidisce troppo. Semmai sono proprio le dimensioni un vero punto dirimente: 74,3×157,9×7,5 millimetri sono tanti, sebbene il rapporto tra schermo e diagonale totale sia un ottimo 89 per cento. Diciamo che il Play non è un telefono che sta comodamente in tutte le tasche, ma è pensato per stare più spesso in mano e giocare che non riposto.
Da verificare l’autonomia garantita dalla batteria da 3.750mAh. Forse su una diagonale di schermo così ci sarebbe stata bene anche più capiente, ma se Honor ha fatto bene i compiti a casa potrebbe bastare: tutto sta a vedere come e quanto è stato ottimizzato Android 8.1 Oreo su questo terminale, che dispone tra l’altro della versione 8.2 dell’interfaccia EMUI.
Molto bella la versione black Player Edition, con gli accenti rossi attorno la fotocamera
Come su altri smartphone Huawei, anche Honor Play sfrutta la modalità GPU Turbo. Si tratta di fatto di una ottimizzazione dei driver della scheda grafica sulla falsa riga di quanto già succede da anni nel mondo desktop: Honor mette a frutto il design del Kirin, fatto in casa, e garantisce un boost per le performance dei giochi compatibili (tra gli altri PUGB e Asphalt).
Quando arriva e quanto costa
Honor Play sarà in vendita a partire da oggi su e-commerce ufficiale e negli store delle grande insegne dell’elettronica. Il prezzo di lancio è appena sotto i 330 euro, una cifra davvero impensabile qualche anno fa per un prodotto con queste caratteristiche. Non è poco, chiariamoci: ma ci si porta a casa un bel prodotto con una bella CPU e, sebbene ci sarebbe piaciuto vedere 6GB di RAM e il 4G+ su questo terminale, il rapporto prezzo prestazione è buono. La player edition, con la livrea speciale, costa 349 euro: non cambia l’hardware, è solo una questione estetica.
La colorazione speciale rossa per la Player Edition
329,90 euro significa anche un’altra cosa: che sarà facile vedere calare sotto i 300 il prezzo nelle varie offerte online e a volantino, un altro aspetto da non sottovalutare. Metteremo alla prova Honor Play nei prossimi giorni, anche e soprattutto confrontandolo con il Pocophone F1. Vedremo se questa nuova leva di phablet low-cost è davvero in grado di offrire una performance in linea con la fascia alta del mercato.