GO è una nuova sedia a rotelle, stampata in 3D, costruita su misura dell’utente. Tutto è progettato nei minimi particolari, caso per caso. Anche grazie a un’app.
Presentata ufficialmente durante l’edizione 2016 della Clerkenwell Design Week, GO rappresenta un nuovo concetto di sedia a rotelle. Dall’esperienza del LayerLAB, specializzato nel 3D printable, arriva un prodotto eccezionale che va incontro alle esigenze dei disabili.
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Una sedia a rotelle personalizzata
GO è il risultato di una ricerca durata 6 mesi. Durante questo periodo, i ricercatori del LayerLAB non solo hanno consultato decine di medici professionisti, ma hanno soprattutto ascoltato le esigenze di chi, in futuro, utilizzerà GO. L’intento del progetto era chiaro sin dall’inizio: ottimizzare la comune sedia a rotelle secondo i bisogni del paziente.
Per un dispositivo del genere, vissuto appieno nella quotidianità, l’alta personalizzazione è fondamentale. Pensiamo a quanto sia scomodo, per noi che le gambe siamo liberi di usarle, stare seduti a lungo su un qualcosa che non si adatta perfettamente al nostro corpo.
Ma grazie alla stampa 3D, tutto è progettabile nei minimi particolari in risposta alle unicità che ci caratterizzano.
L’importanza della stampa 3D
«Con la sedia a rotelle GO – ha dichiarato Benjamin Hurt, famoso designer e fondatore di Layer– abbiamo visto l’opportunità di far veramente evolvere l’aspetto della mobilità manuale delle persone e di usare la stampa 3D per risolvere problemi importanti. La realizzazione in 3D è la più appropriata e potente tecnologia disponibile per riprodurre la forma del corpo, unica per ogni individuo, e creare un prodotto veramente necessario con performance eccezionali».
E infatti GO ha due elementi fondamentali realizzati su misura. Sia la seduta che la barra di appoggio dei piedi vengono creati a partire dalle specificità del corpo del paziente e della disabilità, in modo da adattarli con precisione. Questa accortezza riduce gli infortuni e aumenta il comfort della sedia. Per far ciò, prima del progetto, vengono raccolte informazioni di carattere biometrico, come la forma o il peso. Poi si procede con l’inserimento dei dati nei programmi di modellazione.
In media, chi è costretto alla sedia a rotelle, la utilizza per 16 ore al giorno, e incontra non poche difficoltà.
Layer ha cercato di ridurle al minimo. Per andare ancora di più incontro al paziente, ha fornito anche un’app che consente agli utenti di prendere parte al progetto, specificando gli elementi e le funzionalità che più rispondono alle loro esigenze. Una volta ultimato il progetto, gli interessati procederanno con l’ordine tramite la stessa applicazione.
I materiali utilizzati
Per quanto riguarda i materiali, per il sedile ne sono stati impiegati due. Da un lato una resina semi-trasparente fa da supporto, dall’altro una matrice di TPU agisce come ammortizzatore e migliora il comfort durante la marcia. Il telaio, invece, è in titanio leggero e riduce notevolmente il peso della carrozzina, pur garantendo stabilità.
L’appoggio dei piedi è stato studiato per assicurare comodità a chi utilizza GO. Con una superficie antiscivolo integrata, rispetta la lunghezza della gamba dell’utente e la forma del piedegrazie all’impiego del body-mapping.
Le ruote, invece, hanno raggi in fibra di carbonio, altro materiale decisamente leggero. I cerchi di spinta sono ad alta aderenza e, in combinazione con dei particolari guanti, assicurano la giusta spinta con sforzo minimo, specialmente in condizioni di terreno bagnato.
Il tutto abbassa il rischio delle comuni condizioni dolorose dovute all’utilizzo della sedia a rotelle, come l’artrite alle spalle.
Prodotta in collaborazione con Materialise, leader nel settore dell’additive manufacturing, GO conferma, ancora una volta, l’efficacia della stampa 3D nel settore biomedicale, configurandola come la tecnologia più in grado di rispondere alle esigenze uniche dei pazienti.
Andrea La Frazia