Sarà l’ammiraglia di casa dei prossimi mesi, lanciata a Barcellona nonostante il MWC che non c’è stato. Cosa propone l’azienda cinese al pubblico europeo?
Michael Tran, chi prende la parola durante lo streaming di lancio “virtuale” della nuova serie Find X2 di Oppo, non si nasconde: l’idea originale dell’azienda cinese era lanciare i suoi nuovi smartphone al Mobile World Congress, poi però è partita l’emergenza Coronavirus e non c’è stato più nulla da fare. Quindi ecco che lo sforzo di 40.000 dipendenti Oppo si è concentrato in un lancio surrogato con un palco sempre nel capoluogo catalano ma giornalisti, appassionati, addetti ai lavori in poltrona, sulla sedia, sul divano a seguire l’evento da casa su uno schermo. Poco male, vediamo cosa ha in serbo Oppo per la sua nuova ammiraglia, che sempre di più sposta il focus non solo sulla Cina ma in tutto il mondo: Europa compresa, con la scelta di un giovane premio Oscar (Eddie Redmayne) come nuovo testimonial.
La strada fin qui, la strada da qui
È passato molto tempo, 8 anni, dal primo esemplare della serie che oggi va sotto il nome di Find X: nel 2102 venne lanciato l’Oppo Finder, e 6 miliardi di dollari di investimenti e 2.500 brevetti dopo siamo arrivati al nuovo Find X2. Uno smartphone che punta sul 5G come collante di un intero ecosistema che oggi si compone di molte parti (oggi sono gli accessori dello smartphone, ma in futuro ci sarà molto altro nel mondo IoT), e che come tecnologia nel corso di questo anno finalmente si imporrà come leva commerciale importante. Un telefono, quindi, il Find X2 pensato per le esigenze di chi vuole guardare video, giocare, sfruttare fino in fondo il 5G dallo schermo dello smartphone: niente rivoluzioni nella forma, ma l’evoluzione indispensabile a stare al passo con questa innovazione.
Quindi ecco che ci sono novità che erano state già promesse dalla consociata OnePlus: lo schermo è un 120Hz, lo chiamano Ultra Vision, ed è ovviamente un AMOLED QHD+ (3168×1440) 10bit e con una luminosità massima di 1.200nits, realizzato come di consueto in collaborazione con Samsung e dunque di livello qualitativo notevole – anche grazie al sampling rate per il touch che raggiunge i 240Hz e che dunque risulta più reattivo. Da valutare le innovazioni per motion compensation e conversione HDR in hardware: il rischio è che qualche video presenti qualche artefatto, come capita sulle TV che spingono tanto sugli effetti applicati a quanto viene mostrato sullo schermo, ma senz’altro vale la pena tentare per offrire qualcosa di diverso. L’audio gode della certificazione Dolby Atmos.
La fotocamera è ovviamente l’altra metà del cielo: Oppo dice di aver puntato a raggiungere la vetta di DxOMark con il suo smartphone, e per questo ha messo assieme una tripletta composta da 48 megapixel per il sensore principale, 48 per l’ultrawide e 13 megapixel per lo zoom periscopico 10x, lavorando con Sony per avere a bordo il sensore IMX689 (in esclusiva per ora, pare) così da offrire il meglio che c’è in circolazione per dimensioni (1/1,4 pollici di diagonale), sensibilità, messa a fuoco PDAF e abbinando tutto a un sistema di stabilizzazione ottica (OIS) migliorata anche e soprattutto in prospettiva video. Con l’occasione viene lanciata la revisione 3.0 della modalità notturna di Oppo, che mostra funzioni simili a quella notturna di Huawei a partire dal P30 Pro.
Sul piano delle finiture, da sottolineare lo sfoggio di Gorilla Glass 6 sul frontale e sul posteriore, con delle belle colorazioni nero o verde acqua (ma quest’ultima solo sul Find X2, non sul Pro). Come ormai di moda, anche Oppo cede all’eco-pelle: disponibile una variante con posteriore in vegan leather arancione, che sembra ormai un trend in ascesa come lo sono stati i multicolor lo scorso anno.
Infine, ecco che Oppo spinge ancora di più sulla sua ricarica veloce: SuperVooc2.0, ovvero un caricabatterie da 65W che promette di ricaricare l’intera batteria da 4.260mAh in 38 minuti senza rischi per il telefono e con sistemi di raffreddamento dedicati. Per finire, il processore scelto è naturalmente il recente Qualcomm Snapdragon 865 (compatibile col 5G, inutile dirlo), abbinato a 12GB memoria LPDDR5 e 512GB di storage, e con a bordo Android 10 e la release 7.1 di ColorOS (la personalizzazione di Android di casa Oppo).
C’è anche il Find X2, e costa un po’ meno
La linea di ammiraglie Oppo è formata da due dispositivi: il Find X2 a differenza del fratello maggiore fa qualche compromesso sulla fotocamera posteriore (il sensore ultra-wide è da 12 megapixel, il sensore principale è da 48 ma non monta lo stesso sensore, lo zoom è 5X), ma mantiene lo stesso schermo da 6,7 pollici super-fluido, lo stesso processore e il sistema di ricarica rapida da 65W. Altra differenza è la certificazione per l’impermeabilità: IP68 per il Pro, solo IP54 per l’X2 liscio. Un altro aspetto comune, interessante, è il supporto su tutti i terminali sia al 5G che alla nuova tecnologia di connessione WiFi 6 (802.11ax).
Tutto questo sfoggio di tecnologia, però, ha un prezzo. Chi vuole un Find X2 Pro, in vendita dal prossimo 8 maggio, si deve preparare a sborsare 1.199 euro mentre ne basteranno 999 per il Find X2. Di buono c’è che chi si registra sul sito www.oppopromo.it entro l’8 maggio, acquista e registra il telefono entro 10 luglio, riceverà in omaggio anche un paio di auricolari Oppo Enco Free e uno speaker Bluetooth.