Dal grande successo della diretta streaming (a guardare oltre 2 milioni di persone), alla cura di ogni singolo particolare: il lancio del Falcon Heavy è stato un evento destinato a segnare il nostro futuro
Passato un giorno dalla grande impresa del Falcon Heavy, ci siamo concentrati sugli aspetti più interessanti e singolari di un evento che ha segnato la nostra storia e influenzerà il nostro futuro.
Meno 5: oltre allo spazio c’è la diretta streaming
Il lancio del Falcon Heavy di SpaceX, per la gioia di Elon Musk, si è trasformato in un evento mediatico che ha tenuto incollati allo schermo dei loro computer oltre due milioni di utenti impegnati a seguire la diretta streaming su YouTube delle scorse ore.
Per l’esattezza 2,3 milioni di persone che hanno assistito con passione alla procedura di decollo del razzo nella serata di ieri, si sono emozianate per l’atterraggio sincrono dei due Core esterni di Falcon Heavy e hanno provato un pizzico di delusione quando il Central Core non è riuscito a centrare l’obiettivo schiantandosi alla velocità di 300 miglia orarie a circa 90 metri dalla piattaforma oceanica. Un risultato che porta l’evento in video streaming al secondo posto tra quelli più seguiti su YouTube, dietro il lancio nel vuoto di Felix Baumgartner del 2012 all’inraggiungibile traguardo di oltre 8 milioni di spettatori.
Meno 4: i grandi eventi si fanno attendere
Da programma il lancio del Falcon Heavy doveva avvenire alle 19:30 ora italiana (le 13:30 in Florida), ma a causa dei forti venti in quota si è reso necessario un rinvio di un paio di ore. Conto alla rovescia sospeso e reimpostato per le 21:45 (le 15:45 locali), dopo un miglioramento delle condizioni meteo e l’avvio delle procedure per caricare i tre razzi che messi insieme costituiscono il Falcon Heavy.
Il pubblico in attesa a Cape Canaveral per il lancio di Falcon Heavy
Un “piccolo” ritardo che è servito solo ad aumentare l’entusiasmo nei confronti dell’evento del pubblico in attesa sul web.
Meno 3: lo spettatore d’eccezione
E non solo sul web. Perché in molti hanno assistito al lancio dal vivo. Tra questi anche Mr. Buzz Aldrin che in molti ricordano come “il secondo uomo ad aver posto piede sulla Luna”. Era il 1969 quando, insieme a Neil Armstrong e Michael Collins, partiva con la missione Apollo 11 per compiere “un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità”. Nel post di Link2Universe il tempo sembra che si sia quasi fermato.
https://www.facebook.com/Link2Universe/posts/1762747353789476
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Meno 2: l’importanza della scenografia
A rendere indimenticabile l’evento sono stati anche tanti piccoli particolari su cui XSpace ha deciso di puntare. Cominciamo dalla scelta della macchina, una Tesla Roadster che sfida il vuoto dello spazio in direzione Marte guidata dal manichino ribattezzato affettuosamente “Starman”.
“Don’t Panic, Starman”, un messaggio che nasconde una simpatica citazione al romanzo di fantascienza “Guida galattica per gli autostoppisti”
E all’interno dell’abitacolo le telecamere della diretta streaming ci mostrano anche un rassicurante “Don’t Panic” che Elon Musk ha rivolto al pilota. Un augurio che nasconde anche una simpatica citazione al romanzo di fantascienza umoristica di Douglas Adams, “Guida galattica per gli autostoppisti”. “Don’t Panic”, queste sono proprio le lettere che l’eBook reader a comando vocale, unica bussola nel suo viaggio spaziale del protagonista Arthur, reca stampate, a grandi lettere, sulla copertina.
Senza dimenticare poi un’altra piccola chicca che il fondatore di SpaceX ha nascosto all’interno della vettura. Un circuito firmato “Made on Earth by humans”, nell’eventualità Starman, durante il suo pellegrinare cosmico, faccia qualche incontro interessante.
https://www.instagram.com/p/Be31IJxgOoK/?hl=it
Ma la cura per i dettagli diventa apprezzabile anche per quanto riguarda il ritorno dei due Core esterni di Falcon Heavy a Cape Canaveral. “Una danza”, come è stata da molti definita, a coronare il successo, anche nei costi, dell’operazione. Conseguenze? Il prezzo delle missioni spaziali subirà in futuro un drastico ridimensionamento: ogni lancio verrà a costare circa 90 milioni di dollari. Un risparmio notevole, se si pensa che il prossimo Space Launch System della NASA richiederà un investimento di 1 miliardo di dollari ad operazione.
https://giphy.com/gifs/rocket-landing-launch-26DNbCqVfLJbYrXIA
Meno 1: deviazioni di percorso
Tutto perfetto, o quasi. Perché pare che Starman e la Tesla Roadster di Elon Musk dovranno affrontare una lunga deviazione nel loro viaggio verso Marte. Ad annunciarlo è stato lo stesso fondatore della SpaceX in un post su Twitter che mostra l’orbita appena ricalcolata che percorrerà il veicolo nello spazio.
Third burn successful. Exceeded Mars orbit and kept going to the Asteroid Belt. pic.twitter.com/bKhRN73WHF
— Elon Musk (@elonmusk) February 7, 2018
Il viaggio avrebbe dovuto condurre la Tesla Roadster verso il Sole con lo scopo di sfruttarne l’attrazione gravitazionale per ottenere un’elevatissima accelerazione sufficiente poi a svincolarsi dalla gravità della stella e accelerare notevolmente in direzione Marte. Pare però che la spinta data dal propulsore sia stata troppo forte portando il modulo su una nuova traiettoria molto diversa da quella originaria. Una traiettoria che porterebbe Starman a superare il Pianeta Rosso fino a raggiungere la fascia di asteroidi che lo separa da Giove.