Si applica al braccio e permette di utilizzare singolarmente ciascuna delle dita, aggiungendo quindi un livello completamente nuovo di interattività alla realtà virtuale
Facebook è in continua evoluzione, e l’ultima novità in termini di intelligenza artificiale e realtà aumentata lo dimostra. L’azienda di Mark Zuckerberg ha presentato una domanda di brevetto per una fascia da braccio che esegue il tracciamento delle dita leggendo gli impulsi elettrici all’interno del polso dell’utente. L’apprendimento automatico viene utilizzato per convertire questi segnali in posizioni delle dita, aumentando così in maniera esponenziale l’esperienza della realtà aumentata.
Il dispositivo, che si applica al braccio, ha due varianti. Nella prima, un segnale attivo viene inviato attraverso il polso: in base a come il segnale cambia passando attraverso i tendini e i muscoli del braccio, si determina la posizione delle dita. Nell’altra variante non viene inviato alcun segnale attivo, il dispositivo legge direttamente l’impedenza del braccio senza nessun segnale sonda.
Un progetto innovativo, ma Facebook non è l’unica azienda che sta sviluppa questa idea. CTRL-Labs di New York ha pubblicato un video su YouTube in cui mostra il funzionamento di un bracciale apparentemente simile. La possibilità di utilizzare singolarmente ciascuna delle dita aggiunge quindi un livello completamente nuovo di interattività alla realtà virtuale. Tuttavia, questa capacità è assente da quasi tutti i modelli di VR presenti oggi sul mercato: Leap Motion aveva sviluppato un sistema di rilevamento delle dita per Oculus DK2 già nel 2014, ma la qualità del tracking lasciava molto a desiderare.
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Facebook sta già effettuando molte ricerche sul tracciamento ottico delle dita. HTC ha annunciato il rilevamento delle impronte digitali per Vive Pro alla fine dello scorso anno, ma non è ancora stato messo sul mercato e attualmente la qualità del tracciamento è sconosciuta.
Se il dispositivo descritto nel brevetto funzionerà davvero, potrebbe portare il tracciamento delle dita alla realtà virtuale senza dover eseguire l’elaborazione dell’energia attraverso molteplici videocamere puntate sulle mani. Inoltre, poiché non si basa sulle telecamere, la localizzazione funziona in tutti gli angoli, indipendentemente dall’orientamento della cuffia. La ricerca attraverso la realtà virtuale per trovare nuove soluzioni di rilevamento per le dita continua.