Il nuovo Mobility Report sottolinea una crescita degli abbonamenti del 2% anno su anno, 345 milioni i cellulari venduti, l’85% è costituito da smartphone
La penetrazione globale della telefonia mobile è pari al 103% (142%, record, in Europa orientale davanti al 123% dell’Europa occidentale). Ci sono, sempre di più, più sim che persone. Vale a dire che, secondo gli ultimi dati aggiornati al secondo trimestre dell’anno diffusi nell’Ericsson Mobility Report, le schede telefoniche nel mondo sono 7,8 miliardi con 5,4 miliardi di utenti unici. Un quadro in continua crescita se è vero che gli abbonamenti mobile continuano a salire del 2% annuo. La parte del leone nel periodo di riferimento l’ha fatta la Cina (+37 milioni) seguita dal Sudafrica (+2 milioni), dalle Filippine (+2 milioni), dalla Birmania (+2 milioni) e dal Pakistan (+2 milioni).
Banda larga mobile in crescita del 15%
Gli abbonamenti alla banda larga mobile hanno raggiunto i 5,5 miliardi, crescendo del 15% anno su anno e di 170 milioni nel solo trimestre in questione. Tre miliardi di queste utenze sono 4G/LTE in attesa di veder decollare, nei prossimi anni, le reti 5G che promettono prestazioni ancora più esaltanti in termini di qualità e rapidità di trasmissione e abiliteranno il vero “internet of things”.
345 milioni di cellulari venduti
Nel secondo trimestre del 2018 sono stati venduti 345 milioni di telefoni cellulari e la notizia è che ormai sono quasi tutti smartphone: solo il 15% rientra nella categoria dei vecchi “feature phone”. Significa che i brand hanno ormai in portafoglio modelli per tutte le tasche e per quasi tutti i mercati. Con una differenza: gli abbonamenti associati agli smartphone contano ora il 60% di tutte le utenze mobili mondiali.
Non a caso, e conseguentemente, il traffico dati da dispositivi mobili è aumentato del 52% rispetto al secondo trimestre dello scorso anno. Questo aumento è dovuto alla crescita delle sim associate ad uno smartphone, alla sempre maggiore offerta di GB per navigare – basti vedere cosa sta accadendo in certi mercati come quello italiano con l’arrivo degli operatori low cost – e alla fruizione di contenuti video di sempre maggiore qualità.
La flessione
Un significativo segnale di flessione è arrivato dalla macroregione Asia-Pacifico, escluse Cina e India, dove le sottoscrizioni sono scese di 37 milioni a causa di una regolamentazione più stringente in Indonesia. Tuttavia anche in India il numero degli abbonamenti è sceso della stessa cifra, in questo caso a causa dell’eliminazione di utenze inattive a seguito del consolidamento di una serie di operatori.