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Open Innovation e sostenibilità: ecco come si sviluppano soluzioni di business
Cogliere l’innovazione dove questa prende forma. È l’obiettivo della rete globale di Enel Innovation Hub, nata per intercettare le startup ad alto potenziale tecnologico e trasformare idee e progetti in soluzioni di business. “Gli Enel Innovation hub sono dieci, dislocati in tutto il mondo: in America a Boston, San Francisco, Rio de Janeiro e Santiago del Chile; in Spagna a Madrid; in Israele a Tel Aviv; in Russia a Mosca, e in Italia a Milano, Pisa e Catania – spiega Fabio Tentori responsabile Innovation Hubs, Start-ups and Business Incubation di Enel – Gli hub sono poli aperti sul mondo che identificano e selezionano le startup e le soluzioni tecnologiche più promettenti e operano su tutta la catena del valore del settore energetico: dalla generazione alla distribuzione, fino allo sviluppo di soluzioni per il cliente finale”.
Cosa avviene negli Enel Innovation Hub
Open Innovation e sostenibilità sono i due pilastri su cui gli Innovation Hub di Enel mettono le proprie radici, al fine di condividere con le startup competenze, supportarle nell’avanzamento dei propri progetti da un punto di vista industriale, e dargli la possibilità di accedere ai mercati con cui la stessa Enel è in contatto. In questo senso, Enel opera come partner industriale, offrendo a startup e PMI l’accesso a laboratori, mettendo a disposizione esperti e impianti, interni ed esterni alla struttura, dati, e, soprattutto, la conoscenza del mercato e del settore elettrico. Enel mette anche a disposizione delle startup la propria rete di contatti con partner, investitori e finanziatori. Ultimata la fase di validazione, le soluzioni tecnologiche e i nuovi modelli di business di successo sono scalati a livello internazionale, facendo leva sul global network di Enel fino a diventare parte integrante del business. Per capire come lavorano e perché Enel ha deciso di avvalersi della collaborazione delle startup, siamo entrati negli Hub italiani per conoscere da vicino l’ecosistema che si muove al suo interno.
Prima tappa: Pisa, dove abbiamo incontrato Gioacchino Bellia, responsabile Open Innovation e start up della Global Power Generation. “Lavorare gomito a gomito con le startup, mettendo a loro disposizione gli strumenti aziendali e le competenze di Enel, ci rende molto più efficaci e rapidi nell’esecuzione dei progetti – continua Bellia – Ogni sito dove Enel ha messo in piedi un hub ha una sua peculiarità, e noi andiamo alla ricerca di soluzioni tecnologiche ottimali per la specificità del territorio di riferimento. In particolar modo, nell’Innovation hub di Pisa si lavora sulle tecnologie di generazione rinnovabili e sostenibili”.
Tra i requisiti chiave che una startup deve possedere per entrare a far parte del network di Enel Innovation Hub ci sono: alte competenze tecnologiche; elevata flessibilità imprenditoriale e tanta ambizione e passione. “L’hub di Pisa è recentissimo, nasce poco più di un anno fa, e nel corso dell’anno ha ospitato più di 25 startup – conclude Bellia – Tra i nostri obiettivi futuri c’è quello di consolidare la rete globale per diventare un punto di riferimento per l’innovazione”.
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i-EM: la startup di business intelligence per reti intelligenti
Tra le startup ospitate da Enel nell’Hub di Pisa c’è i-EM, azienda che fornisce soluzioni di Business Intelligence per il settore energetico. Attualmente, i-EM opera in 500 impianti solari, idroelettrici ed eolici, oltre ad offrire servizi specifici per gli operatori delle reti di trasmissione e distribuzione. Il lavoro di i-EM si basa sull’ottimizzazione del processo decisionale in materia di energia mediante modelli di machine learning e tecniche di big data e analisi di dati satellitari.
A raccontarci la sua storia c’è Ciro Lanzetta, direttore tecnico di i-EM: “Collaboriamo con Enel nel settore delle rinnovabili dal 2006; da un anno siamo presenti nell’Innovation hub. Operiamo in 20 nazioni del mondo, principalmente in Europa ma anche in Africa, Australia, Nord e Sud America e, da Aprile 2019 collaboriamo con una associazione di storage in India, per la realizzazione di microgrid in scenari rurali”.
i-EM opera anche nel settore della mobilità elettrica. “Siamo molto interessati all’evoluzione del mercato britannico, dove temi quali lo storage e la mobilità elettrica sono in grande evoluzione, ma anche a contesti nuovi come quello australiano, dove il governo sta investendo molto in micro-reti ed energie rinnovabili, per arrivare all’indipendenza energetica”. Il team di i-EM è composto da 15 persone, provenienti da diversi settori come quello scientifico, ingegneristico, fisico e matematico. “Tra gli obiettivi futuri c’è quello di consolidare la nostra presenza in ambito internazionale e rafforzare la struttura commerciale. Per questo motivo, la collaborazione con Enel è molto importante per noi, in quanto è fondamentale avere accanto gli esperti di dominio per dare valore ai dati e apprendere quale sia la giusta interpretazione e conoscenza”.
Infibra Technologies sviluppa sistemi di misura tramite la fibra ottica
“Ogni volta che ci interfacciamo con un possibile cliente, accendiamo in questo una lampadina, perché se, fino ad allora, non aveva mai pensato di fare una certa misura, con noi potrebbe realizzarla”. Così Alessandro Signorini, presidente e amministratore delegato di Infibra Technologies, presenta la sua startup, che si occupa dello sviluppo e della commercializzazione di sistemi di misura tramite la fibra ottica. Dai sensori alla strumentazione di misura, Infibra Technologies progetta sistemi di monitoraggio innovativi e realizzati su richiesta del cliente, utilizzando sia tecnologie proprietarie di sensoristica in fibra ottica che soluzioni tecniche derivate dalle collaborazioni con partner industriali e centri di ricerca.
“In Enel Innovation Hub siamo entrati un anno fa. Eravamo stati invitati per una selezione di startup e poi siamo stati scelti come partner di un progetto di innovazione”. Infibra Technologies nasce, però, molto prima, nel 2014, come spin off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. “Non è stato facile il salto dall’ambito accademico a quello imprenditoriale – spiega Signorini – Ci sono voluti tre anni di transizione, ma adesso siamo presenti sul mercato italiano dove lavoriamo, principalmente, con multinazionali in settori quali l’oil&gas, i trasporti, l’energia, le infrastrutture, l’ingegneria civile ed edile e l’automotive. La nostra tecnologia è all’avanguardia perché permette di sfruttare la fibra ottica come elemento sensibile per la misura di parametri fisici, come la temperatura. Tra i vantaggi dei nostri sistemi c’è la capacità di accedere con un’unica fibra ottica a migliaia di punti di misura e di poter usufruire dell’infrastruttura di rete in fibra ottica già presente (in alcuni casi), riducendo, in questo modo, i costi di prima installazione”.
Accrescere il team e il proprio business, confermando i tassi di crescita del fatturato finora ottenuti, è tra gli obiettivi futuri di Infibra Technologies. “Anche grazie alla collaborazione con Enel, da ottobre siamo una PMI innovativa”, conclude il presidente. “La possibilità di collaborare insieme alle startup nell’innovation hub di Pisa ci permette di essere più rapidi ed efficaci nel cogliere le sfide del mondo – conclude Bellia – E, allo stesso tempo, ci apre una finestra a nuove soluzioni sempre più disruptive e inaspettate, che possono fare la differenza nel percorso verso la transizione energetica”.