Prosegue il lavoro di SpaceX per costruire un vettore capace di portare l’uomo sul Pianeta Rosso. Musk pensa costituirà una speranza per il nostro futuro
I primi lanci del vettore che SpaceX sta sviluppando per il viaggio umano verso Luna e Marte avverranno il prossimo anno: lo ha detto Elon Musk nel corso di una conferenza a sorpresa durante SXSW, l’evento che ogni anno in Texas riunisce creativi di ogni branca della conoscenza. Musk è impaziente di iniziare gli esperimenti perché crede che colonizzare altri corpi celesti possa costituire una possibile salvezza per il Genere Umano: in caso di guerra mondiale, nucleare, di disastri naturali più o meno causati da noi stessi, un avamposto su un altro pianeta potrebbe costituire l’unica risorsa per consentire alla nostra specie di sopravvivere.
Il pessimismo di Musk
Non è la prima volta che Elon Musk si lascia andare a considerazioni piuttosto negative sulle prospettive della Terra: un uomo come lui, imprenditore visionario, di fondo dovrebbe essere ottimista ma pare anche piuttosto pragmatico nelle sue considerazioni. Nel corso della sua conferenza a SXSW ha ribadito le sue più fosche previsioni in termini di futuro dell’umanità: Musk teme una terza guerra mondiale, magari termonucleare, ma è preoccupato anche dell’intelligenza artificiale. L’AI sarebbe addirittura peggio della bomba atomica.
Now Nolan pivots the convo to AI. Q: “A lot of experts in AI don’t share the same fear you do.”
Musk: “Fools [laughs].”
— Sean O'Kane (@sokane1) March 11, 2018
La questione, secondo Musk, è che anche i massimi esperti di intelligenza artificiale in realtà sarebbero tutto tranne che esperti: quello che accadrà davvero quando raggiungeremo la cosiddetta “singolarità”, ovvero quando l’AI sarà sviluppata a tal punto da prendere coscienza di sé, è un mistero. Elon è un inguaribile pessimista riguardo questo tema, non è la prima volta che ne parla e anzi lo scorso anno aveva fatto un appello al Governo USA affinché regolamentasse questo settore: “In generale siamo tutti più stupidi di quanto crediamo, parecchio più stupidi – ha detto Musk alla platea – Questa è la rovina della gente furba: non gli piace l’idea che una macchina possa essere più intelligente di loro e scartano l’idea”.
In altre parole, stiamo sottovalutando la portata di quanto stiamo creando: le AI saranno intelligenti, molto intelligenti, molto più di noi e potrebbero prendere il sopravvento con conseguenze imprevedibili. Skynet, insomma, da racconto di fantascienza in Terminator potrebbe trasformarsi in realtà.
L’alternativa Marte
Se tutto volgerà al peggio, l’unica speranza sarà costituita dalla nostra capacità di colonizzare il Sistema Solare: una colonia umana sul Pianeta Rosso, o sulla Luna, si terrà fuori dal conflitto globale o da qualsiasi altro stravolgimento che toccherà la Terra, garantendo secondo Musk la sopravvivenza dell’essere umano. L’imprenditore di Tesla e SpaceX, in altre parole, vede dunque un futuro nel quale gli avamposti umani su altri pianeti saranno politicamente separati dal pianeta originario.
© Peter Parks | AFP | Getty Images
Per garantire che questa visione si trasformi in realtà, Musk sta investendo di tasca propria in SpaceX: i primi test del nuovo vettore capace di spingere prima un cargo, e poi anche una navicella con esseri umani a bordo, fino a Marte dovrebbero avvenire nel corso del 2019. Sempre Elon ammette che le sue previsioni sono tipicamente ottimistiche, e devono misurarsi poi con la realtà, ma è chiaro che le ambizioni di SpaceX sono concrete.
"We are building the first ship, the first mars, or interplanetary ship, right now. And I think we’ll be able to do short up and down flights in the first half of next year,” he says, echoing statements he made at the Falcon Heavy event.
— Sean O'Kane (@sokane1) March 11, 2018
Quello che Musk punta a fare è creare un movimento: far uscire dall’orbita terrestre un vettore privato, magari riuscire a farlo arrivare sulla Luna o addirittura su Marte, aprirebbe e rilancerebbe la corsa spaziale tra imprenditori. Una missione per salvare l’umanità intera, come in un film di Hollywood.