Il George Airport, uno dei più importanti scali del Sudafrica, con i suoi 600mila transiti annui, è il primo aeroporto a energia solare del Continente africano. È solo una delle ultime iniziative “green” portate avanti dal governo di Pretoria
È stato ufficialmente inaugurato il primo aeroporto a energia solare dell’Africa. Si tratta del George Airport, uno dei più importanti scali del Sudafrica, con i suoi 600mila transiti annui. Si trova non molto distante da Cape Town e da un’altra città importante come Port Elizabeth, nella parte meridionale del Paese.
Una scelta sempre più “green”
«Il progetto è la dimostrazione che il governo del Sudafrica è sempre più impegnato nel campo della sostenibilità ambientale e delle energie pulite» ha dichiarato Dipuo Peters, Ministro dei Trasporti, durante l’inaugurazione del 26 febbraio scorso «Ma anche che il nostro Paese sta assumendo un ruolo di rilievo sui temi legati al cambiamento climatico».
Quello che è avvenuto in Sudafrica è frutto di una visione più ampia che coinvolge enti pubblici, compagnie aeree e aziende private: «È solo una delle iniziative che il Governo ha deciso di prendere per ridurre la sua dipendenza dalle energie inquinanti. Quello che vogliamo alimentare è il recupero economico e ambientale del nostro territorio».
Un “passato” da dimenticare
Costruito nel 1977, replica esatta del aeroporto di Keetmanshoop, in Namibia, il George Airport era conosciuto anche come P.W. Botha Airport. Il nome fa riferimento ad uno dei presidenti sudafricani più noti (e meno apprezzati) della storia del Paese: morto nel 2006 all’età di 90 anni, ha guidato il paese per 11 anni, durante l’apartheid. A causa del suo pugno di ferro, e delle sue discutibili decisioni. viene spesso identificato come uno degli uomini più spietati del ventesimo secolo (qui la sua storia sul Guardian).
Un programma in due fasi
Il programma “green” dell’aeroporto si divide in due fasi: nella prima verrà fornita una quantità di energia pulita pari al 40 per cento dell’energia necessaria per far funzionare l’intera struttura. Alla fine del 2017, a compimento del processo, il George Airport diventerà completamente autosufficiente.
I pannelli fotovoltaici necessari sono stati installati al costo di circa un milione di dollari.
Secondo Peters questo è solo l’avvio di un piano più ampio che dovrebbe coinvolgere anche i restanti 8 aeroporti in gestione dalla campagna nazionale sudafricana. Tutto per raggiungere il traguardo che lo Stato si è posto riguardo alla riduzione delle emissioni nocive e del gas serra. Un passo importante e una buona pratica per l’intero Continente.