L’azienda cinese continua a investire sul proprio ecosistema. Con nuovi dispositivi indossabili e nuovi laptop. Cosa manca all’appello?
Ci sono cuffie senza fili con un sistema innovativo di ANC, la cancellazione del rumore ambientale per intenderci, e nuove versioni dei Watch da portare al polso. Poi ci sono nuovi laptop, di cui vedremo presto in Italia il modello intermedio (che pare molto interessante sul piano del tipo di processore scelto: un Ryzen-H di AMD). All’appello manca qualcosa, inutile negarlo: questo è il periodo dell’anno in cui debuttano gli smartphone della linea Mate, le ammiraglie di casa, ma pare che questa volta dovremo farne a meno per un po’. Troppo incerta forse la situazione a contorno, o magari Huawei ha un asso nella manica che vuole tirar fuori al momento giusto. In ogni caso, il solito spumeggiante Richard Yu ha fatto gli onori di casa e mostrato i nuovi prodotti: vediamo quali sono.
Alta fedeltà
Il mondo degli auricolari Bluetooth è ormai decisamente affollato: la sola Huawei con gli annunci di oggi ha messo assieme non meno di 4 diversi modelli a listino, ciascuno con caratteristiche diverse. Le novità del giorno sono le Freebuds Pro e Freelace Pro, la prima un prodotto inedito mentre la seconda è l’evoluzione di quanto visto lo scorso anno: per le Freebuds si parla di tecnologia all’avanguardia per quanto riguarda la cancellazione attiva del rumore (ANC), sugli scudi per le Freelace senza dubbio l’autonomia che raggiunge 24 ore con la singola carica. Due prodotti diversi e complementari al resto dell’offerta (che comprende essenzialmente Freebuds 3 e 3i), con l’evidente ambizione di Huawei di ingolosire i suoi clienti (vecchi e nuovi) con un’offerta completa e l’esperienza d’uso più semplice possibile.
Le Freebuds Pro sono delle in-ear con driver da 11mm che puntano su due qualità principali: un nuovo sistema di cancellazione del rumore ambientale in grado di raggiungere i 40dB, che ora diventa “intelligente e dinamico” e comprende anche le funzioni Aware e Voice per essere consapevoli dei rumori ambientali (e non rischiare quando si è in giro per strada) o per poter parlare con un interlocutore senza dover sfilare gli auricolari. In più l’autonomia cresce a 4,5 ore (30 totali compresa l’energia accumulata nella custodia), e i nuovi auricolari sono pure dual-device: si possono collegare contemporaneamente a due altri dispositivi (es: laptop e smartphone), così da poter rispondere a una chiamata mentre magari si sta guardando un video o ascoltando la musica sul PC.
Le Freelace Pro sono auricolari che seguono l’approccio del design a laccio: si indossano al collo come una collana, si inforcano quando occorre, hanno una batteria potenziata (come detto, 24 ore lontano dalla presa) e montano anche un generoso driver da 14mm che unito alla stessa tecnologia ANC delle Freebuds promette ottime cose. Ma la qualità più intrigante delle Freelace è che basta staccare uno dei due auricolari per scoprire un connettore USB-C che si può collegare direttamente allo smartphone: in questo modo si completa il pairing in un istante, ma si può anche ricaricare la batteria per avere 5 ore di autonomia in appena 5 minuti.
Entrambi i prodotti arrivano nelle prossime settimane in Italia: le FreeBuds Pro sono annunciate a 179 euro, mentre le Freelace Pro dovrebbero costare 119 euro.
Tecnologia da polso
Con il lancio di Watch GT2 Pro e Watch Fit, Huawei fa di nuovo lo stesso gioco: allarga l’offerta di wearable a catalogo, e si apre anche ad altre tipologie di utenti che guardano con curiosità a questi dispositivi pensati per funzionare al meglio come prolungamento dello smartphone.
Il GT2 Pro è l’ammiraglia di casa, costruita con materiali esclusivi (titanio, vetro zaffiro, ceramica), e grazie a nuove watchface punta a essere pressoché indistinguibile da un orologio tradizionale. Il punto però è che grazie alla tecnologia che custodisce nella cassa può diventare un ottimo strumento per il fitness (corsa, nuoto, sci, ora anche il golf: oltre 100 tipi di esercizi supportati), e per il controllo dei parametri vitali (nuova versione della tecnologia di misurazione del battito cardiaco e c’è sempre il monitoraggio della SpO2, tanto utile di questi tempi). Il tutto garantendo 2 settimane lontani dalla presa per ricaricarlo, sempre che non gli si voglia dare un colpetto di energia tramite la ricarica wireless che ora è possibile direttamente appoggiandolo su uno smartphone compatibile (come il P40 Pro, ma non solo).
Il Watch Fit si va a piazzare alla base dell’offerta di Huawei: nuovo design, inedito per l’azienda cinese, con schermo rettangolare di ampie dimensioni e un peso contenuto in appena 34 grammi. Le funzionalità a disposizione sono molto simili al fratello maggiore, ma in questo caso viene messa in grande evidenza il ruolo che può giocare per i più sportivi: con tanto di strumenti per avere un personal trainer virtuale che mostra gli esercizi da svolgere con un’animazione sullo schermo (AMOLED da 1,64 pollici), sensori ultima generazione per il battito cardiaco e un’autonomia che può raggiungere i 10 giorni.
Prezzi. Anche questi disposivi arriveranno nelle prossime settimane, ma in segmenti molto differenti: 130 euro per il Fit, con compreso nel prezzo (fino al 20 ottobre) anche una bilancia smart e un abbonamento di 1 mese nelle palestre McFit. Decisamente più costoso, ma inevitabile visti i materiali impiegati, il GT2 Pro: 299 euro, sia nella variante sport che in quella classica.
Sempre più laptop
Quando tre anni fa Huawei si era lanciata nel mondo dei computer non erano in molti a scommettere che si sarebbero rivelati un grande successo: invece lancio dopo lancio i prodotti si sono fatti sempre più interessanti, e i due Matebook lanciati oggi non fanno eccezione. Il nuovo Matebook X è l’ammiraglia di casa, un 13 pollici super-sottile e leggero (appena 1kg) con display 3K orma praticamente privo di cornici e che può vantare un sistema di raffreddamento senza ventole per la massima silenziosità. Monta un processore Intel Core di 10a generazione, ma purtroppo per ora non si è ancora parlato di disponibilità qui da noi: probabile che arrivi entro qualche settimana, ma avrà comunque un prezzo superiore a 1.500 euro tale da renderlo un prodotto di elite (sempre di un flagship si tratta).
Molto più popolare, e decisamente intrigante, è il Matebook con processore AMD Ryzen 4000-H presentato sempre oggi da Richard Yu: è un prodotto di fascia media, che può comunque mettere a referto uno schermo 14 pollici 2K e uno chassis in metallo che ferma comunque la lancetta del peso a 1,49kg. Bene anche il processore scelto, i nuovi AMD fanno ottime cose per i consumi e per la potenza a disposizione, che unito a 16GB di RAM e spazio storage (allo stato solido) da 512GB lo rendono uno strumento di lavoro accattivante. Manca la scheda grafica dedicata (c’è la Radeon integrata nel processore, che non è da buttar via), ma questo dovrebbe giovare all’autonomia lontano dalla presa (la batteria è da 56Wh).
Durante la conferenza di lancio, Richard Yu ha sottolineato che la CPU scelta ha una potenza dissipata da 40W: è un valore ragguardevole per un laptop di queste misure, ma la differenza la dovrebbe fare il nuovo sistema di raffreddamento “a pinna di squalo” creato da Huawei, che stando a quanto affermato migliora l’efficienza meccanica e riduce la pressione sonora. I Matebook poi hanno sempre a bordo la funzione Multi-Screen che permette di collegare il proprio smartphone (Huawei o Honor) per poterlo usare tramite il mouse o rispondere alle chiamate direttamente dal PC: l’idea dell’ecosistema unico è un po’ un pallino dell’azienda, che parla ormai da un anno di strategia “1+8+n” che gradualmente abbraccerà sempre più dispositivi che fanno parte della nostra vita di tutti i giorni.
In attesa della data di vendita ufficiale, sappiamo già quanto costerà questo nuovo Matebook 14 AMD: 799 euro per il modello da 16+512GB, ma dovrebbero essere disponibili anche varianti con 8+256GB a qualche euro in meno.