Prima TomTom, ora Apple. Dopo la seconda importante nomina internazionale in Eggtronic, StartupItalia ha intervistato il fondatore e CEO della startup modenese per capire come attraggono simili pesi massimi
David Tupman, ex figura di spicco di Apple, Vicepresidente dei progetti iPhone e iPod, è approdato a Eggtronic, scale-up italiana specializzata nel mondo delle tecnologie ecocompatibili e ad alta efficienza energetica. Una notizia importante per il mondo delle startup, che conferma la crescita e l’internazionalizzazione dell’impresa modenese. Ma com’è arrivata l’azienda italiana alla firma di Tupman come strategic advisor? “Un amico mi ha detto: conosco David Tupman, gli ho parlato di te e ti vuole conoscere. È stata questa la premessa che ci ha fatto incontrare”, risponde Igor Spinella, fondatore e CEO di Eggtronic.
© Foto: LinkedIn David Tupman
La nomina e il nuovo ruolo di David Tupman
David Tupman lascia Apple nel 2012, dopo il lancio dell’iPhone 4. Un prodotto che a suo tempo, aveva fatto registrare numeri molto importanti a livello di vendite. Sul perché, il CEO di Eggtronic osserva, “David ha sintetizzato la sua scelta di andarsene da Apple con una frase eloquente. Dieci anni in Apple equivalgono a cento in qualsiasi altra azienda”. Un’avventura bellissima ma usurante, in altre parole. L’ex n.2 di iPod e iPhone era quindi alla ricerca di una nuova sfida. “Gli è piaciuta molto la nostra tecnologia e il nostro progetto”, commenta Spinella. “Dopo tante chiacchierate sui vari brevetti prodotti e in cantiere da Eggtronic, ha preso la sua decisione di entrare a farne parte”.
Leggi anche:
David Tupman, da Apple alla startup modenese. L’ex n. 2 di iPod a Eggtronic
Tupman ricoprirà il ruolo di advisor tecnologico di Eggtronic. Tuttavia, osserva il fondatore della startup modenese “ci potrà dare una grande mano anche a livello di network, introducendoci a un mercato di clienti top brands. Le aziende interessate sono nomi davvero importanti: una lista breve ma rilevante. Per ora, non posso dire altro”, prosegue Spinella.
© Foto: Facebook Eggtronic
Eggtronic e i suoi profili internazionali
La nomina di David Tupman è arrivata poco dopo l’entrata, sempre come Strategic Advisor, di Mark Gretton, ex CTO di TomTom. Due inglesi eccellenti al servizio di una realtà modenese. “Il caso ci porta a conoscere molte persone ogni giorno. Poi però bisogna saper andare nella direzione giusta e che si vuole perseguire”, afferma Spinella.
Leggi anche:
Eggtronic raccoglie 6,5 milioni e lancia l’alimentatore più piccolo ed ecologico sul mercato
“Cercavamo, dopo i pre round A ottenuti, un cambio di passo in ottica strategica e di network. C’era quindi bisogno di persone che, oltre ai finanziamenti, portassero un importante apporto strategico, di struttura e di visibilità. Per poter dare voce alle nostre tecnologie, che ormai sapevo fossero comprovate. Da lì la scelta di Mark Gretton, una profilo volto all’internazionalizzazione, che proseguirà anche col prossimo Round B“. Gretton è entrato in Eggtronic dopo aver effettuato un investimento rilevante nella startup modenese. Da questo punto di vista, prosegue Spinella, “ci siamo reciprocamente scelti”.
© Foto: Pexels.com
Da un inglese, all’altro. Seppur residente in California, anche David Tupman proviene dal Regno Unito. “I loro ruoli sono comunque abbastanza diversi”, specifica il CEO di Eggtronic. “Gretton è un advisor che ha l’obiettivo di controllare che gli sviluppi vadano nella direzione giusta, fornendoci quotidianamente feedback e suggerimenti sia sui temi aziendali, sia sugli aspetti tecnici”. Tupman si concentrerà invece più sul lato del prodotto. “Essendo molto agganciato al network statunitense e internazionale, si occuperà soprattutto di espandere il nostro business”.
Leggi anche:
BioUpper 4, vince la startup Medere e si aggiudica la Silicon Valley
Eggtronic, internazionale anche nelle sedi
Con due nuove sedi recentemente aperte a San Francisco e Guangzhou – oltre a una nuova casa in costruzione nella cara e vecchia Modena -, Eggtronic si è internazionalizzata non solo dal punto di vista dei nomi, ma anche della sua presenza fisica. “Avevamo in programma di espanderci all’estero già da tempi non sospetti, quando creammo una holding in Delaware, prima di aprire postazioni in altri Paesi”, dice Spinella. “È la classica struttura dell’azienda scalabile americana. Volevo espandere Eggtronic sul mercato americano. Da qui la scelta di aprire la californiana Eggtronic INC. Discorso simile per Guangzhou: ci serviva una base in Cina, avendo già produttori cinesi. Quando poi il business lì è cresciuto ed è diventato continuativo, abbiamo avuto la necessità di avere una sede della nostra organizzazione in loco”. Cina, che sta diventando un altro mercato rilevante per la startup modenese.
© Foto: Facebook Eggtronic
In arrivo un raddoppio di fatturato
“Nonostante la pandemia, che ci ha costretto a fare e disfare i piani e i programmi ogni giorno“, ammette Spinella, Eggtronic viaggia verso un raddoppio dei ricavi rispetto all’anno scorso. “Nel 2019 abbiamo chiuso a 4 milioni di fatturato, quest’anno saremo intorno agli 8 milioni“, dichiara Spinella. Per ottenere un risultato simile in un periodo così critico, il team di Eggtronic ha giocato su quello che Spinella sintetizza con la metaforica espressione “allineamento di astri”.
Leggi anche:
New Realities 2020, il racconto di come sarà la nuova realtà
In termini concreti, continua il CEO, questo si traduce in una continua ricalibrazione del proprio business. “Quando la Cina era in lockdown, Eggtronic ha concentrato la produzione a Modena, facendo turni anche di notte. Nel momento in cui la Cina ha riaperto, si è bloccato il mercato americano e l’azienda ha aperto a quello europeo. Quando il mercato in Europa ha iniziato a dare segni di flessione, abbiamo lanciato un nuovo prodotto per offrire una novità ai clienti”. Aggiornando in continuazione il piano, adattandolo alle esigenze economico sanitarie, Eggtronic è riuscita anche a crescere dal punto di vista occupazionale, aumentando del 30% i propri dipendenti.
© Foto: Facebook Eggtronic
Il futuro di Eggtronic: quali novità?
Una delle ultime novità sulla startup modenese è la svolta verso i circuiti integrati. “Siamo diventati una compagnia che fa anche semiconduttori“, commenta Spinella. “Una branca dell’azienda che è partita già da un po’ di tempo e che vedrà i suoi frutti tra qualche mese”. Quando verrà lanciato il primo circuito integrato targato Eggtronic. Un progetto che nasce dall’esigenza, rivela il CEO della startup, “di integrare tutto nel semiconduttore, per migliorare le prestazioni e abbassare il costo per il cliente finale. Ottenendo una maggiore marginalizzazione e disponendo di una barriera in più verso i competitor, che non sanno come il circuito sia fatto all’interno”.
Leggi anche:
Spezzatino di Silicon Valley: gli USA smonteranno Amazon &Co?
Il circuito integrato ha bisogno di determinati volumi per ricevere un’applicazione idonea. “Volumi”, evidenzia Spinella “che abbiamo ottenuto impiegando il circuito tanto al nostro alimentatore già in produzione, quanto quello realizzato per elettrodomestici, la cui uscita è prevista a breve“. Aggiornamenti e novità che stanno permettendo a Eggtronic di produrre, ad oggi, qualche milione di pezzi. “L’anno prossimo prevediamo di arrivare a qualche decina di milioni di pezzi“, prevede il CEO di Eggtronic. Nel frattempo, la startup modenese con lo sguardo rivolto all’est e all’ovest del mondo, sta confermando l’espansione del suo business, oltre che nel settore consumer, anche in quello dell’automotive.