I batteri si possono utilizzare ovunque, dalla carta da parati ai pannolini, fino a un composter di alghe
Tessuti, legno, plastica, vetro, carta: sono i tipi di materiali che siamo abituati ad avere nelle nostre case. Ci sono però nuovi “materiali” viventi sperimentali in arrivo: i batteri. Al Biodesign Challenge Summit 2018, una competizione annuale tra studenti di design che lavorano con materiali biologici, sono stati presentati dei progetti che mirano ad utilizzare dei batteri per i diversi bisogni della casa. Dalla carta da parati vivente all’analizzatore di microbiomi per il bagno, i prototipi mostrano perché avere più microrganismi in casa non è una cosa negativa.
Carta da parati biofiltrante
Creato dagli studenti dell’Università delle Ande in Colombia, Yando è un prototipo di carta da parati che purifica l’aria prodotta dai cianobatteri, i batteri che alimentano la fotosintesi nelle piante. Puliscono l’aria di casa trasformando l’anidride carbonica in ossigeno, contribuendo a rinfrescare l’ambiente. Si illuminano anche di notte, agendo quindi come una luce notturna.
Pavimento con effetto microbico
Un gruppo di studenti dell’Università di Istmo, in Guatemala, ha creato un nuovo modo di pensare ai pavimenti, progettando delle piastrelle ricavate da rifiuti biologicamente ridotti dall’industria delle costruzioni. Per il progetto, chiamato Organic Remediation Materials, il team propone l’utilizzo di diverse tessere colorate in diversi modelli. Il progetto MyStep dell’Arizona State University propone l’utilizzo di piastrelle per pavimenti con sensori che mirano a trasformare il camminare in energia cinetica.
Pannolini di cellulosa batterica e bidone di compost
Un gruppo di studenti della UC Davis ha creato un pannolino, chiamato Sorbit, completamente biodegradabile, ricavato da residui di agrumi trasformati in cellulosa batterica. All’aspetto potrebbe sembrare di plastica, ma in realtà una volta utilizzato si può lanciare tranquillamente in giardino. È dotato anche di uno strato assorbente di Airgel, sviluppato usando la cellulosa batterica per assorbire qualsiasi liquido.
Quando il pannolino è pieno e deve essere buttato, può tornare utile un altro progetto chiamato Wee Grow. Inventato dagli studenti della School for the Art Institute di Chicago, prototipo – che assomiglia a un cestino della spazzatura – può essere posizionato nella stanza dei bambini e accelera il tempo di compostaggio per i pannolini biodegradabili attraverso le alghe, le quali trasformano i pannolini in fertilizzanti. Mentre il team Wee Grow ha progettato il prodotto per lavorare sui pannolini biodegradabili già presenti sul mercato, il team di Sorbit sottolinea che anche questi pannolini hanno un grande impatto ambientale e spesso usano materiali simili per i pannolini normali.
Sensore di batteri da bagno
La Parsons School of Design mira a catturare alcuni dei batteri più comuni che si trovano in casa – quelli nella toilette – per analizzarli e aiutare a conoscere il proprio stato di salute. Il team descrive l’idea, chiamata Bactoyou, come una “macchina del tempo microbica”, con cui comprendere la storia del proprio microbioma o dei propri batteri intestinali. Il funzionamento è piuttosto semplice: dopo aver usato il bagno, gli utenti prendono un pad da un dispositivo vicino al water e lo usano per asciugarsi le parti intime. Quindi, lo reinseriscono nel dispositivo, che utilizza il campione per analizzare il microbioma dell’utente.