Alberto Bombassei, Angelo Radici e Pierino Persico lanciano Cysero: il fondo di venture capital per investire nelle migliori soluzioni di robotica umanoide e cybersecurity
Alberto Bombassei (patron di Brembo), insieme a Angelo Radici (presidente di RadiciGroup) e Pierino Persico (fondatore e presidente del produttore di componenti per auto, industria navale e arredamento Persico) hanno lanciato un fondo di venture capital denominato Cysero per investire nelle migliori soluzioni di robotica umanoide e cybersecurity.
L’idea è quella di investire in startup e pmi innovative con l’obiettivo di farle crescere e realizzare un nuovo polo industriale, con obiettivo ultimo quello della quotazione in Borsa.
Il Fondo Cysero ha l’obiettivo di raccogliere 100 milioni di euro e di cui i fondatori metteranno i primi 15 milioni. Il progetto è stato già presentato anche ad alcuni investitori istituzionali.
Il fondo sarà gestito da Avm Gestioni sgr, guidata da Giovanna Dossena, e la base operativa sarà il Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso di Bergamo.
Cysero punterà alla prossima generazione di robot, quelli che entreranno nelle vite quotidiane delle persone e che potranno compiere azioni nello spazio fisico in cui ci muoviamo anche noi. Macchine che avranno applicazioni nell’assistenza degli ospedali, nelle residenze per anziani o nelle case ma anche robot guardiani o assistenti negli aeroporti.
Il polo della robotica umanoide e della cybersecurity
Il trio Bombassei-Radici-Persico ha in comune esperienze di successo nell’automotive, nei tecnopolimeri e nella nautica e pensano di valorizzare l’enorme bagaglio di competenze che l’Italia esprime nell’innovazione e che troppo spesso non raggiunge il mercato.
L’idea è quella di sviluppare un polo italiano della robotica umanoide e della cybersecurity. Spiega Alberto Bombassei al CorSera, che presiederà il nuovo fondo: “Puntiamo alla prossima generazione di robot, quelli che entreranno nelle vite di tutti noi con la semplicità con cui ci siamo trovati in mano un cellulare nel passaggio dagli anni 90 agli anni Duemila. Grazie alla convergenza di molte tecnologie avremo robot umanoidi che ci aiuteranno nella vita quotidiana. Penso all’assistenza negli ospedali, nelle residenze per anziani o nelle case ma anche a robot guardiani o assistenti negli aeroporti. Se oggi a un cellulare chiediamo di dirci che tempo fa non avrà problemi a trovare l’informazione nella rete ma se gli chiediamo se ho dimenticato la luce accesa o dove posso trovare il libro che stavo leggendo, questa dimensione fisica non è alla portata di Alexa e Google. Per questo arriveranno macchine nuove, dotate di più intelligenza e maggiore sicurezza, che potranno compiere azioni nello spazio fisico in cui ci muoviamo anche noi. Con Cysero abbiamo deciso di partecipare a questa partita.
Nella robotica esiste un robusto tessuto di iniziative e di ricerca che ha i suoi punti di eccellenza nell’Istituto Italiano di Tecnolgia di Genova e nella scuola Sant’ Anna di Pisa, ma anche scuole di livello internazionale a Napoli e Verona. Ci sono quindi tutte le condizioni per rinverdire la fama degli italiani bravi come integratori di tecnologie. Troppo spesso abbiamo assistito a idee brillanti nate in Italia che hanno trovato fortuna all’estero. Penso a Meucci, al computer della Olivetti e al microprocessore di Faggin. Il fondo vuole dare una nuova chance al Paese e pensiamo di aver individuato i due segmenti giusti”.