Svelate in una serata evento all’Ara Pacis, le graduatorie finali della ricerca condotta da DOING e Agi per misurare la leadership digitale di personaggi pubblici e brand: premiati, tra gli altri, Ferrari, Fedez e Chiara Ferragni.
Si può essere leader nella società di oggi senza esserlo anche sul web? Questa è la domanda a cui ha cercato di rispondere la prima ricerca sulla leadership digitale condotta da DOING, digital business company italiana, e da Agi, storico punto di riferimento per l’informazione.
Perché è necessario un indice
I risultati della ricerca sono stati presentati a Roma in un evento organizzato presso l’Ara Pacis. Protagonisti del business, dello spettacolo e dello sport, della politica e del giornalismo sono stati premiati da Marco Massarotto, founder DOING, e da Riccardo Luna, direttore di Agi, per la loro capacità di essere leader anche sul web.
“Il leader sa esprimere visibilità, partecipazione e consenso. Nel mondo digitale questi tre parametri possono essere misurati.” racconta Marco Massarotto. “Per questo abbiamo sviluppato i-Leader Index, l’indice che raccoglie i dati pubblici diffusi sui social network e sul web e li elabora in analisi.”
“A cosa serve un indice? Innanzitutto a migliorare.” Prosegue Riccardo Luna. “Si migliora guardando i numeri e soprattutto confrontandosi con gli altri. Da qui l’idea di una ricerca che identificasse chi sa comunicare meglio attraverso i social network e il web in generale, non solo in termini quantitativi ma soprattutto qualitativi.”
La ricerca è stata condotta anche grazie al supporto di TalkWalker, piattaforma leader nel social media monitoring. Robert Glaesener, CEO di Talkwalker, spiega il suo punto di vista.
“Le attività digitali di un brand o di un personaggio pubblico hanno un forte impatto sulla rete e, di conseguenza, possono influenzare l’opinione pubblica e i comportamenti d’acquisto dei consumatori. Per misurare la portata di questo impatto e amplificarne gli effetti positivi, è necessario affidarsi a strumenti di social media analytics in grado di offrire una copertura dati globale e definire le giuste metriche da analizzare. Solo basandosi sull’analisi di dati oggettivi e reali è possibile sfruttare in modo strategico l’impatto del brand”.
L’analisi e i risultati
Sono stati analizzati oltre 200 protagonisti dell’arena digitale divisi in 5 categorie: Opinion Leader, Sport Star, Showbiz & Web Star, Business Leader, Brand in Italia.
Per ogni categoria, l’indice i-Leader ha analizzato 4 indicatori fondamentali: engagement, reach, popularity e sentiment.
Chi sale sul podio
Tra i nomi dei vincitori qualche sorpresa e molte conferme. Nella categoria Brand in Italia, Ferrari si è posizionata sul gradino più alto del podio davanti a Tim e Intesa San Paolo. Il riconoscimento come Top Digital Leader è andato a Chiara Ferragni, mentre i migliori delle singole categorie sono stati:
– Stefano Gabbana ed Elon Musk per Business Leader;
– per Opinion Leader: Enrico Mentana è primo tra i giornalisti italiani, Matteo Renzi, Jeremy Corbyn e Donald J. Trump vincono nelle categorie leader italiani, europei e worldwide.
– Fedez, Belen Rodriguez, Gianluca Vacchi e Chiara Ferragni per Show business & Web Star;
– Valentino Rossi e Neymar Jr per Sport Star.
Le categorie sono state scelte in base alla rilevanza mediatica, mentre i personaggi sono stati selezionati in base all’attualità e ai dati quantitativi della loro presenza online.
Sono stati analizzati anche i 10 brand leader per le categorie food, automotive, telecomunicazioni, retail e beverage (le 5 top spender per investimenti pubblicitari secondo Nielsen, a esclusione del farmaceutico), oltre alla categoria banking inserita per la rilevanza mediatica.
La ricerca i-Leader avrà un seguito? “Assolutamente sì” conclude Marco Massarotto. “Nei prossimi mesi sveleremo nuove analisi ed estenderemo la ricerca a nuove categorie”