Grazie a virtual reality, visori 3D e alla piattaforma “Prodecto”, i clienti possono immergersi in quella che sarà la loro futura casa
In quanti vorrebbero vedere in anteprima come sarà la casa dove andranno ad abitare? AbitareIn, PMI innovativa milanese quotata in borsa sul mercato AIM, è nata nel 2015 con lo scopo di acquistare vecchi complessi industriali in aree dismesse di Milano, ricostruirli ex novo e crearvi abitazioni innovative e sostenibili da vendere già prima dell’inizio dei lavori. Ma non solo. La società garantisce al futuro proprietario la possibilità, grazie alla virtual reality, di immergersi all’interno di quella che sarà la sua futura casa e, in base a questa esperienza, decidere se, e che cosa, modificare.
La società ha, infatti, realizzato, in collaborazione con diversi brand di interior design, il cosiddetto “Sistema Casa“, che accompagna il cliente in tutto il percorso di progettazione e acquisto.
La commercializzazione dei prodotti AbitareIn avviene secondo campagne dedicate che prevedono diverse promozioni, di cui l’acquirente può usufruire presentando la proposta di acquisto esclusivamente durante il periodo promozionale.
AbitareIn: come nasce e cosa fa
La società, nata nel 2015 da Marco Grillo (amministratore delegato) e Luigi Gozzini (presidente), ex compagni di Università laureati in Informatica, applica al campo del real estate, il potere della virtual reality e dei visori 3D. Un’esperienza immersiva per il cliente che lo rende consapevole a 360 gradi di quella che sarà la sua futura casa. “La nostra attività è in continua trasformazione. Cerchiamo di rendere le esperienze 3D sempre più reali – afferma l’AD, Marco Grillo, dal suo showroom di viale Umbria – Siamo nati con l’idea di cambiare il mondo residenziale e immobiliare, ed è quello che stiamo facendo con diversi progetti nel contesto milanese il quale, per adesso, si conferma il più interessante in questo campo, nel nostro Paese. Entro il 2030, si stima che nel capoluogo lombardo ci saranno circa 400.000 nuovi residenti“.
Marco Grillo
Con AbitareIn il cliente può scegliere sia il posizionamento dell’appartamento all’interno del complesso immobiliare che l’organizzazione degli spazi interni, fino alla definizione dei materiali per le rifiniture. La piattaforma tecnologica adoperata dalla società si chiama “Prodecto” (Project Development for Construction to Order), ed è, e sarà, oggetto di investimenti in ricerca e sviluppo durante i prossimi anni.
Grazie alla collaborazione della società con i principali brand di interior design, AbitareIn è in grado di supportare il cliente nella fase di definizione dell’arredamento e un team multi-disciplinare per l’assistenza nelle varie fasi di acquisto (problematiche fiscali e amministrative, allacciamenti, rapporti con il notaio, ecc…).
Il target di vendita di questi immobili si aggira su un’età media decisamente giovane, intorno ai 34/35 anni, alla ricerca della prima casa. “I nostri clienti, in media, si concentrano su trilocali per un costo di 450.000/470.000 euro. La nostra mission è quella di riqualificare zone dismesse semicentrali laddove sia già presente un tessuto residenziale – afferma l’amministratore delegato – Compriamo e ricostruiamo, quindi, immobili, capannoni dismessi; demoliamo e risaniamo anche aree dove è stata rilevata la presenza di amianto”.
Le future case vengono progettate e personalizzate nel dettaglio sulla base delle richieste dei singoli acquirenti. “Mettiamo a disposizione i nostri esperti qualificati di settore, anche se il cliente ha il diritto di avvalersi di figure di sua fiducia senza problemi”, afferma Grillo.
I progetti di AbitareIn
AbitareIn sta sviluppando progetti per un totale di 1.180 unità abitative, pari a circa 108.000 mq commerciali. Recentemente, ha presentato Trilogy Towers, in zona piazzale Accursio (zona Portello/Certosa): un progetto che terminerà nel 2022. 130 appartamenti, suddivisi in tre torri di diverse altezze e 6.000 mq di verde per un piano industriale che prevede ricavi per circa 48 milioni di euro (box auto esclusi) e un investimento complessivo di oltre 35 milioni di euro.
Altra iniziativa è Milano City Village: 210 appartamenti in zona Porta Romana per un controvalore di oltre 78 milioni di euro e un parco-giardino di oltre 6.000 mq che riqualificheranno l’area abbandonata “Ex Telecom” di via Tacito mediante la realizzazione di circa 210 nuovi appartamenti. La fine dei lavori è prevista nel 2021.
Nel 2017 sono, poi, terminati i lavori di Abitare in Poste: un interessante caso di successo per il mercato immobiliare milanese. La commercializzazione, iniziata nel 2013 – annus horribilis del settore, in cui si è toccato il numero minimo di compravendite degli ultimi 15 anni – ha raggiunto l’obiettivo di vendita di tutti gli 80 appartamenti a pochi mesi dall’inizio dei lavori, registrando un numero di richieste superiore del 140% al totale delle unità disponibili.
Abitare in Maggiolina è, invece, il progetto di un complesso residenziale composto da 123 appartamenti e 2 penthouse, per complessivi € 67,4 milioni di futuri ricavi. La commercializzazione è partita nella tarda primavera del 2016 e le campagne commerciali hanno riscosso subito successo con la vendita completa degli appartamenti prima dell’inizio dei lavori di costruzione.
Infine, i progetti Cadolini, in viale Umbria per 540 appartamenti; Zona Porta Romana District, che prevede 65 appartamenti e Zona Naviglio Grande con 75 appartamenti.